27 Agosto 2021
19:56
Il Pisa passa solo nel finale. Ancora sconfitti i grigi ma primi passi avanti
PISA – “Calarsi il prima possibile nella realtà della Serie B“. Un modo diverso per esprimere un concetto fondamentale del calcio: iniziare a fare punti il prima possibile. Che per alcuni vuol dire scudetto o promozione, a seconda della categoria, per altri (come l’Alessandria) salvezza più o meno tranquilla. Un dettame semplice. Forse anche banale. Ma solo nella sua semplice formulazione scritta. Perché un conto è dirlo, un altro, va da sé, è metterlo in pratica scendendo su quei campi che mancavano all’appello da 46 lunghi anni. E allora un po’ di ruggine è anche giustificata e giustificabile.
Ma smaltito il grande entusiasmo e quel pizzico di imprudente follia che ha caratterizzato la prima contro il Benevento, l’Alessandria qualche passetto avanti l’ha fatto. Soprattutto nel primo tempo. Soprattutto in difesa, un reparto che nelle prime due uscite stagionali ufficiali (Coppa Italia e campionato) di gol ne aveva incassati ben sette. Mica bazzecole insomma. Contro il Pisa si è vista un’altra Alessandria, più attenta in fase di non possesso e nel reparto difensivo se si guarda l’interezza della gara e non gli ultimi 30′ di gioco. Certo il rientro di Mantovani ha alzato l’asticella del terzetto a protezione di Pisseri. Da qui non vogliamo dire che i grigi abbiano arginato del tutto il Pisa, che le sue occasioni le ha avute e allo stesso tempo anche sprecate, ma comunque si è calata bene in quella che era la realtà della partita. Soffrendo, provandoci quando ce ne è stata l’occasione, combattendo anche se non sino in fondo come avremmo sperato.
Equilibrio – di risultato – che è rimasto parzialmente anche quando nel secondo tempo Luca D’Angelo e Moreno Longo si sono sfidati a una costante partita a scacchi sostituendo e cambiando giocatori. E se a premere a tratti è più il Pisa, i nerazzurri lo fanno in maniera confusa e non ficcante come avrebbe voluto il loro tecnico. Anche Longo avrebbe sperato qualcosa di più, soprattutto nel finale quando a sfidare il suo recente passato è stato Michele Marconi. Uno che il gol ce l’ha nel sangue e con il Pisa ha un conto in sospeso. Questioni più di giustizia sportiva che di campo, in ballo quella squalifica rimediata tempo addietro con il Chievo e poi cancellata.
Il pareggio sarebbe così stato forse il risultato più giusto. Usiamo il condizionale perché il finale racconta un’altra storia. Quella di una sconfitta per 2-0. Quella di un Pisa rivoluzionato da D’Angelo che aumenta ritmo e precisione. Ma soprattutto quella di un Lorenzo Lucca iradiddio capace in cinque minuti di trovare la doppietta che stende capitan Casarini e compagni. Ma soprattutto non fa smuovere quello zero, dopo due giornate di campionato, dalla casella punti fatti. Adesso la pausa che permetterà a Longo di lavorare ancora, soprattutto con i nuovi prima di affrontare l’11 settembre al Moccagatta il Brescia.