28 Dicembre 2021
05:48
Ecco come potrebbe rinascere il Forte Acqui al Quartiere Cristo: luci, videosorveglianza ed eventi
ALESSANDRIA – Importante novità sul fronte del Forte Acqui, al quartiere Cristo di Alessandria: è stato infatti ufficialmente presentato il progetto con una richiesta di convenzione di 9 anni per la gestione dell’area di circa 4 mila metri quadrati. La proposta era partita dall’Associazione dei Commercianti del Cristo con il supporto del Gruppo Giovani e della Commissione Alessandria Sud, insieme a diversi partner pronti a sostenere il progetto. L’obiettivo è organizzare un primo grande evento per Pasquetta, emergenza covid permettendo. Ora toccherà all’amministrazione pronunciarsi sulla bontà di queste proposte.
“Il Forte Acqui verrebbe così restituito ai cittadini e diventerebbe un punto di ritrovo per tante idee” hanno sottolineato i promotori “tra i primi interventi prevediamo l’illuminazione, la videosorveglianza e la valorizzazione dell’area verde”.
Ecco gli interventi conservativi e migliorativi per la sicurezza:
- la realizzazione di un impianto di illuminazione tale da permettere una migliore sorveglianza, e per garantire un sufficiente livello di sicurezza per i fruitori della struttura nelle ore pre-serali sia estive che invernali. A meno di esigenze tecniche di installazione, risulterebbe un ridotto impatto architettonico, in quanto si potrebbero impiegare strutture di supporto per i corpi illuminanti già esistenti e presenti nell’area verde;
- la realizzazione di un impianto di videosorveglianza finalizzato a permettere la sorveglianza da remoto dell’area all’aperto, in particolare durante gli orari di chiusura per evitare accessi fraudolenti o comunque non autorizzati da parte di coloro che potrebbero arrecare danno a sé stessi ed alla struttura;
- l’identificazione e la messa in sicurezza tramite la creazione di segregazioni invalicabili delle aree identificate come “fortini” e comunque di tutte le zone che potrebbero fornire rifugio per persone o animali, tali da costituire un pericolo per i fruitori dell’intera area; identificazione e messa in sicurezza delle zone pedonabili, sentieri e passaggi che saranno resi disponibili ai fruitori della struttura, al fine di permettere movimenti in sicurezza, evitando danni da inciampo provocati da buche, tombini e quant’altro ad oggi rilevato sul sedime;
- messa in sicurezza tramite la creazione di segregazioni invalicabili dell’area identificata alla lettera “G” della planimetria generale, in quanto risulta essere una costruzione di non accertata stabilità strutturale, con dislivelli, ostacoli e buche, tali da generare gravi conseguenze a coloro che dovessero muoversi all’interno.
- ripristino della chiusura della zona del secondo accesso identificabile alla lettera “H” in planimetria generale, in quanto il precedente portone è stato divelto in seguito ad atti vandalici, e ad oggi ne risulta un accesso non gestibile, sempre fruibile. Tale intervento potrà garantire la creazione di un varco sorvegliabile e soprattutto garantire un secondo accesso in sicurezza, da utilizzarsi come varco di soccorso per mezzi e uomini delle pubbliche assistenze, nel caso in cui si procedesse all’organizzazione di eventi pubblici o più in generale qualora l’accesso principale non risultasse utilizzabile.
Ecco gli interventi conservativi e migliorativi ai fini ambientali:
- l’identificazione della piantumazione presente nell’area interna del Forte, al fine di effettuare le dovute manutenzioni ordinarie per la valorizzazione floristica di quanto esistente, rispondendo pertanto ad un criterio di conservazione dell’ambiente; esecuzione delle operazioni di sfalcio dell’erba nell’area centrale del Forte e nei sentieri perimetrali, ai fine di mantenere la fruibilità dell’area entro livelli di decoro e sicurezza, onde evitare accumuli di materiali ancorché combustibile, specie nella stagione estiva; Interventi conservativi e migliorativi relativi all’immobile “C”
- Per quanto riguarda l’immobile sito nell’area di ingresso e sosta, identificato nella planimetria generale alla lettera “C”, potrebbe risultare idoneo per la realizzazione di un punto di aggregazione per coloro che usufruiscono dell’area del Forte Acqui, mettendo a disposizione un punto di ristoro, i servizi igienici, nonché uno spazio da dedicare ad attività di tipo associativo. Questo permetterebbe altresì non solo di disporre di un presidio continuativo, ma anche di disporre di punto di aggregazione anche per la stagione invernale.
In funzione delle attività che verranno sviluppate sarà ipotizzabile la risistemazione degli ambienti interni, apportando le necessarie integrazioni a livello impiantistico, nonché provvedere al mantenimento della struttura attraverso interventi di manutenzione ordinaria e, qualora sostenibili, anche di manutenzione straordinaria.
Attività relative all’area verde interna:
- attività sportive,
- attività ludico ricreative per bambini con l’installazione di un’area giochi ecosostenibile,
- creazione di percorsi a contatto con la natura per coloro che intendono semplicemente svagarsi in un ambiente extra urbano,
- attività di educazione ambientale a favore di bambini ed adulti condotte da soggetti specializzati,
- attività individuale con animali da compagnia ed affezione.
Attività nel campo sociale
“In considerazione degli sviluppi sociali che la gestione di Forte Acqui potrebbe creare, ed in considerazione di alcuni rapporti già avviati con le associazioni già insistenti sul sedime, l’Associazione Attività e Commercio Quartiere Cristo punta a collaborare con l’APS Cambalache e la Caritas perché soggetti che già stanno sviluppando le loro iniziative in alcune aree del Forte. Si potrebbe sviluppare una nuova coscienza sociale basata sulla reciproca collaborazione.
Il secondo progetto importante seguito al quartiere Cristo riguarda il punto D, con le aule di musica e Dj che il gruppo giovani dell’Associazione dei Commercianti del Cristo intende riaprire ai ragazzi di tutta la città entro la primavera, con la preziosa collaborazione del Cissaca. In questi giorni è stata inviata una richiesta di velocizzare i tempi proprio al Cissaca, così da tornare ad offrire un punto di riferimento storico per i giovani. Le due aule musicali di via Parini sono chiuse oramai da moltissimi anni e con la riapertura si offrirebbe l’opportunità di tornare a suonare per band e dj.