14 Gennaio 2022
05:44
Pd e sanità a Valenza: “Servono chiarezza e progettualità, basta bugie”
VALENZA – Nonostante la questione del centro dialisi di Valenza sia stata risolta il Partito Democratico continua ad attaccare il sindaco Oddone e la sua giunta soprattutto sulla questione sanità. Secono il Pd proprio “la sanità è stata il cavallo di battaglia della campagna elettorale del primo cittadino che ha puntato sul potenziamento dell’ex Ospedale Mauriziano e sull’accorpamento di tutti i servizi nella stessa struttura“.
Invece, rileva il Pd, “di fatto, è la sanità stessa ad evidenziare l’inconsistenza dell’azione politica di questa amministrazione. Non ci sarà nessun potenziamento dell’ex Ospedale Mauriziano, che non rientra più nei piani della Regione. Al suo posto probabilmente sorgerà una Casa di Comunità e un Ospedale di Comunità. Servizi dislocati, non si sa dove, non si sa quando. Indecente, invece, l’incertezza sul Centro Dialisi, con continue dichiarazioni prima di chiusure, poi di riaperture, che si spera non siano sempre uno spot elettorale sulla pelle dei poveri pazienti. Sono solo di alcuni mesi fa le roboanti rassicurazioni del Sindaco Oddone e dell’Assessore Regionale alla sanità Icardi, con l’impegno di assunzione di nuovi medici a tempo determinato e indeterminato, riguardo alla continuità del servizio“.
“Mercoledì sembrava certa la chiusura per mancanza di medici e giovedì mattina, guarda caso, dopo l’intervento sugli organi di stampa da parte del Consigliere Regionale Domenico Ravetti e del Capogruppo valenzano del Partito Democratico Davide Varona, improvvisamente è stato trovato un medico, ribaltando completamente le dichiarazioni fatte nella giornata di ieri da parte dell’ASL-AL. È opportuno sapere se questa provvidenziale assunzione avrà una continuità o è una soluzione temporanea“.
Secondo il Partito Democratico di Valenza “serve chiarezza, serve progettualità, ma soprattutto serve serietà per il futuro dei servizi sanitari valenzani, che non possono e non devono essere oggetto di alcuna propaganda“.