1 Febbraio 2022
07:06
Al tavolo decine di “No Vax”: arrivano i Carabinieri e loro li deridono al grido “Libertà!”. Chiuso ristorante a Lerma
OVADA – Non è sfuggita ai Carabinieri una cena dal numero consistente di persone “No vax” che si doveva tenere martedì scorso, 25 gennaio 2022 in un ristorante di Lerma. L’informazione giunta ai militari era apparsa subito credibile a fronte dell’atteggiamento della titolare, già sanzionata tre volte per violazioni alle norme anti covid negli ultimi due mesi. Durante quei controlli la donna aveva reagito con veemenza ai controlli dei Carabinieri e dimostrato profondo fastidio nei confronti della legittimità delle leggi applicate.
Alla luce di tutto questo i militari delle Stazioni di Mornese e Capriata d’Orba hanno così deciso di presentarsi all’ora di cena nel ristorante in questione trovando all’interno 53 persone, di cui cinque lavoratori, compresa la titolare tutt’altro che collaborativi al momento delle verifiche del Green Pass. Titolare e avventori hanno iniziato a mostrare un comportamento ostile, respingendo verbalmente i controlli dei certificati verdi. All’atto delle verifiche i presenti hanno iniziato a rumoreggiare e ad opporsi alle azioni dei Carabinieri, anche se solo verbalmente. Molti si sono rifiutati di presentare i documenti d’identità, chiedendo in cambio i documenti dei Carabinieri, la presentazione di un presunto “mandato“, il rispetto di una fantomatica legge che vieta di disturbare ai tavoli. Altri ancora hanno inveito contro i Carabinieri usando anche parole offensice, deridendoli per lo stipendio percepito, per arrivare alle accuse di violazioni della Costituzione e delle “leggi antiterrorismo di primo livello“. La serata è culminata con l’accusa del ritorno alla dittatura e al fascismo condita dal coro: “Libertà! Libertà!“.
I Carabinieri, tuttavia, indifferenti alle continue provocazioni hanno completato le verifiche ed elevato numerose sanzioni visto che la larga maggioranza dei presenti era priva di certificazione verde e senza mascherina.
In tutto sono state riscontrate 29 violazioni per assenza della certificazione verde (importo singola sanzione 400,00 Euro), 2 violazioni per la presenza di lavoratori sprovvisti della certificazione verde (importo singola sanzione 600,00 Euro), 1 violazione per la mancata verifica della certificazione verde da parte della titolare dell’esercizio (importo sanzione 400,00 Euro), 29 violazioni per soggetti che si trovavano fuori dal comune di residenza nonostante fossero privi della certificazione verde e non sussistessero motivi lavorativi o di necessità e urgenza (importo singola sanzione 400,00 Euro), 4 violazioni nei confronti di altrettante persone per aver violato l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, pur trovandosi in luogo chiuso diverso dalla privata abitazione (importo singola sanzione 400,00 Euro).
Complessivamente sono state così elevate sanzioni per una cifra complessiva di 26.400,00 euro.
Terminate le operazioni i Carabinieri hanno lasciato il locale accompagnati dalle grida di scherno e contestazione. Due giorni dopo, il 27 gennaio, i militari si sono ripresentati con il provvedimento di chiusura dell’esercizio per 5 giorni. Una misura non adottata il giorno del controllo solo per ragioni di ordine pubblico.