4 Febbraio 2022
05:39
La ricerca Airc in Piemonte contro il cancro: stanziati 13 milioni per 100 progetti e 6 borse di studio
PIEMONTE – Fondazione AIRC rilancia la sfida al cancro. Lo fa con un investimento di 136 milioni e 645 mila euro nel 2022 per garantire continuità al lavoro degli scienziati impegnati a trovare le migliori soluzioni per prevenire e diagnosticare sempre più precocemente il cancro oltre a curare tutti i pazienti oncologici.
A livello piemontese l’AIRC ha deliberato oltre 13 milioni di euro per il sostegno di 100 progetti di ricerca e 6 borse di studio (dati aggiornati al primo dicembre 2021). Si tratta di un risultato importante reso possibile anche grazie alle iniziative del Comitato Piemonte Valle d’Aosta Fondazione AIRC, attivo dal 1979, e che ogni anno organizza eventi di raccolta fondi a sostegno della ricerca.
“La sfida contro il cancro è ancora aperta nonostante i progressi degli ultimi anni abbiano permesso di conoscere di più e curare meglio alcuni tra i tipi più frequenti di cancro. I laboratori hanno visto un cambiamento epocale: a medici, biologi, biotecnologi si affiancano sempre più informatici, matematici, chimici, sottolineando l’importanza cruciale della massa critica, dell’organizzazione e della complementarità delle competenze“, ha spiegato Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico Fondazione AIRC.
“Le innovazioni tecnologiche stanno radicalmente cambiando la chirurgia oncologica e la radioterapia. Così come la ricerca oncologica innova senza sosta, AIRC individua i finanziamenti più idonei, analizzando i risultati ottenuti e promuovendo una crescita scientifica sul piano nazionale. Questa strategia richiede investimenti ingenti, ricerche coordinate e collaborazioni internazionali, ultima in ordine di tempo la nostra partecipazione al programma europeo ‘Understand Cancer EU Coordination and Support Action’. Inoltre abbiamo predisposto un nuovo piano progettuale di ampio respiro per valorizzare il contributo dei giovani ricercatori più brillanti, inclusi coloro che lavorano all’estero, al fine di assicurare il futuro della migliore ricerca oncologica in Italia e contribuire alla sua crescita”, ha poi concluso.