26 Febbraio 2022
11:57
Diverte e stupisce MagdaClan al Teatro Sociale di Valenza. Recensione di Sic Transit
VALENZA – “Se siete qui è perché cercate delle risposte”. L’incipit di “Sic Transit, una cerimonia sacra di circo profano” di Alessandro Maida e Giorgia Russo, presentato ieri 25 febbraio da MagdaClan al Teatro Sociale di Valenza per la stagione APRE, introduce immediatamente in un’atmosfera messianico-circense. Con MagdaClan il cartellone del Sociale, con la direzione artistica di Roberto Tarasco e organizzativa di CMC/Nidodiragno di Angelo Giacobbe, si è arricchito del filone del nouveau cirque, che integra le discipline circensi più raffinate ad una drammaturgia e ad un linguaggio teatrali. Il prossimo appuntamento di APRE sarà Giovedì 3 marzo, con Andrea Pennacchi, nel suo personaggio di Franco Ford detto il Pojana, in “Pojana e i suoi fratelli”.
Su una scena dove dominano delle sfere blu (il mondo, ma anche le acque e l’infinito) e la sagoma di quella che sembra una chiesetta, Alessandro Maida è un creatore-demiurgo che racconta e crea immagini attraverso performance di acrobatica e di giocoleria. Reinventa la genesi, la storia dell’umanità sino alla discesa di un salvatore decisamente sconsolato, che lui stesso interpreta, sempre coniugando parola e discipline circensi. Il destino annunciato del figlio-messia è divenire “un’effigie da cruscotto, un’icona assolutamente pop”, perché “Sic Transit gloria mundi”, come da citazione del De Imitatione Christi, da cui il titolo dello spettacolo. Perciò la mente del creatore escogita un nuovo messaggero, da svelare attraverso un talent show, l’attuale metodo comunicativo più efficace.
E’ attraverso molta ironia, un istrionismo che gli permette di passare dall’acrobatica all’interpretazione attoriale e al dialogo con il pubblico, che Maida costruisce, nella prima parte di Sic transit, uno one man show divertente, adatto a tutti e, sebbene volto al divertimento, anche ricco di significati. La ricerca, durante il talent “The messenger”, di un eletto messianico tra il pubblico, in una sfida all’ultimo miracolo, decisamente diverte, ma rimanda anche al linguaggio semplicistico e sensazionalistico dell’odierna comunicazione. Grazie a format come i talent o ai social chiunque può assurgere ad opinionista o guida morale e questo emerge ancora maggiormente nel finale. Tutta la seconda parte dello spettacolo, nella quale prevale una suggestiva e perfino poetica acrobazia aerea, è una sorpresa che non è bene rivelare, perché ben orchestrata e realistica. Si basa su un crescendo che dal puro divertimento passa allo stupore (e da sempre il circo questo suscita) e all’incanto. La conclusione sarà un’illuminazione che consacrerà la nuova celebrità mediatica, una guida di aspetto accattivante e di pochi contenuti, una vera operazione di show business. Si ritorna così a quelle risposte accennate nell’incipit, trasformate in messaggio populistico e superficiale. Tanti i pregi dello spettacolo di Alessandro Maida e Giorgia Russo e in particolare la coerenza che non viene a mancare nei passaggi tra discipline circensi, scrittura teatrale, buona interpretazione attoriale e tanta ironia, sempre divertente, mai disturbante e ben calibrata al fine di veicolare anche un contenuto apprezzabile. Un bel pubblico ieri, in buona parte giovane, al Sociale di Valenza per un appuntamento che ha finalmente portato anche da noi il nouveau cirque a teatro.