Autore Redazione
venerdì
4 Marzo 2022
10:34
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Cronaca - Alessandria

Quando l’impresa si fa donna: ma nell’Alessandrino dati in lieve diminuzione

Quando l’impresa si fa donna: ma nell’Alessandrino dati in lieve diminuzione

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Anche in provincia di Alessandria, così come nel resto del Piemonte il mondo dell’impresa si tinge di rosa. A fine dicembre 2021 le aziende a gestione femminile con sede in Piemonte erano in netto aumento rispetto alle 95.879 del 2020, ma ancora leggermente inferiori rispetto alle 96.591 di fine 2019. A oggi le aziende femminili in Piemonte rappresentano il 22,5% di quelle complessive registrate in Piemonte. Tali imprese operano prevalentemente nei settori del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona. Nel corso del 2021, il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha registrato la nascita di 6.138 imprese femminili, a fronte delle 5.403 che hanno, invece, cessato la propria attività: il saldo tra i due flussi è risultato, dunque, positivo per 735 unità, traducendosi in un tasso di crescita del +0,8%.

Sebbene il dato sia meno brillante rispetto a quello del sistema imprenditoriale valutato nel suo complesso (+1,1%), l’imprenditoria femminile piemontese manifesta una maggiore vivacità, sia in termini di natalità (tasso del 6,4%, a fronte del 5,9% registrato per il totale delle imprese), che di mortalità (tasso del 5,6%, contro un 4,8%). La dinamica mostrata dalla componente femminile del tessuto imprenditoriale piemontese appare, tuttavia, meno intensa rispetto a quanto osservato a livello complessivo nazionale (+1,5%). A dirlo sono i dati di Unioncamere.

Un quarto delle 96.433 imprese guidate da donne svolge la propria attività nel commercio, seguito, a distanza ragguardevole, dalle attività dell’agricoltura, che concentrano il 13,3% delle realtà imprenditoriali, e dalle altre attività dei servizi, in cui trovano spazio le attività dei servizi alla persona, che convogliano il 12,0% delle aziende. Quote significative di imprese femminili operano, inoltre, nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (9,8%) e in quelle immobiliari (7,8%). Valutando l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle registrate per settore, si segnala l’importante specializzazione femminile delle altre attività dei servizi (oltre il 57,6% delle imprese è amministrato da donne), delle attività di alloggio e ristorazione (31,3%) e di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (30,5%).

Analizzando la dinamica espressa dalle imprese “in rosa” nel corso nel 2021 emerge come, a fronte di una crescita complessiva dello 0,8%, esistano rilevanti differenze settoriali.
Le imprese femminili hanno subito ancora una contrazione nel comparto agricolo (-1,5%) e sono rimaste sostanzialmente stabili in quello turistico (-0,1%). Uno sviluppo di intensità limitata ha riguardato le altre attività di servizi (+0,6%), il commercio e l’industria manifatturiera (entrambi i settori con un tasso di crescita del +0,8%). Le attività immobiliari hanno vissuto un incremento dell’1,2% e il Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese del +3,1%. Il ritmo espansivo ha assunto maggior intensità nelle attività finanziarie e assicurative (+3,6%), nel comparto delle costruzioni (+4,2%) e soprattutto nelle attività professionali scientifiche e tecniche (+6,4%).

L’analisi per forma giuridica assunta dalle imprese femminili piemontesi segnala, rispetto al sistema imprenditoriale nel suo complesso, una maggiore concentrazione di ditte individuali, che rappresentano il 66,5% delle realtà guidate da donne, a fronte di una quota del 56,3% osservata a livello complessivo regionale. Il 17,1% delle aziende “in rosa” si è costituito nella forma di società di persone (contro il 21,5% per il totale delle imprese), il 14,6% è una società di capitale (contro un 20,0% complessivo); solo l’1,8% delle imprese femminili, infine, assume forme giuridiche diverse dalle precedenti. Si rileva, anche per l’imprenditoria femminile piemontese, la tendenza al progressivo rafforzamento strutturale: nel 2021, infatti, la dinamica migliore spetta alle società di capitale, che registrano un tasso di crescita del +3,3%. Le società di persone scontano il risultato peggiore (-2,1%), le imprese individuali e le altre forme segnano entrambe un tasso di sviluppo del +0,9%.

L’analisi territoriale rivela come la componente femminile assuma una rilevanza maggiore nei sistemi imprenditoriali di Alessandria (23,2%) e di Novara, Verbania e Asti, realtà in cui le imprese femminili rappresentano il 23,0% delle imprese provinciali. A Vercelli l’incidenza delle imprese “in rosa” si attesta al 22,9% e a Cuneo al 22,6%. Al di sotto della media regionale, infine, risulta la concentrazione di imprese femminili a Torino (22,3%) e a Biella (20,8%). Quanto alla dinamica esibita nel corso del 2021, si evidenziano variazioni positive per la maggior parte delle province. Solo Alessandria (-0,3%) e Cuneo (-0,2%) segnano dati ancora, seppur debolmente, negativi. Asti registra una variazione piatta (+0,1%), mentre Biella manifesta una crescita di mezzo punto percentuale, seguita a breve distanza da Vercelli (+0,6%). Al di sopra della media regionale appare il risultato delle imprese in rosa di Verbania (+0,9%), Novara (+1,3%) e Torino (+1,3%).

Photo by LinkedIn Sales Solutions on Unsplash

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