19 Marzo 2022
18:35
Longo: “Episodio da rigore uguale a quello di Cosenza: a noi no, a loro sì. Var? Meglio tornare indietro”
TERNI – Una Alessandria letteralmente falcidiata dalle assenze quella che questo sabato ha perso 3-0 contro la Ternana. Alla fine del match mister Moreno Longo ha spiegato quello che è successo al gruppo grigio: “Una squadra come la nostra non può permettersi dieci assenze” ha rimarcato il tecnico dei grigi, nella conferenza stampa riportata sul canale youtube ufficiale dell’Alessandria Calcio “Contro questa Ternana bisogna essere al top, ma non voglio alibi, andiamo avanti. Tutti sono negativi al tampone ma abbiamo avuto almeno sette giocatori con la febbre, purtroppo c’è anche l’influenza, non solo il covid. Ba ha giocato dopo due giorni di febbre, lo stesso ha fatto Prestia. Invece Coccolo e Palombi non stavano bene ma sono comunque venuti in panchina”.
Longo ha invece chiarito di non aver schierato il titolare Pisseri tra i pali per scelta tecnica: “Volevo vedere all’opera Cerofolini. Dovevamo dargli la confidenza col campo, una rotazione normalissima nell’ottica futura. Pisseri, tra l’altro, arrivava da un tour de force pazzesco. In Cerofolini ho “investito” quei minuti importanti per far sentire coinvolto un giocatore. E oggi Cerofolini ci ha detto che abbiamo un’arma in più, se ce ne sarà bisogno”.
“Comunque non ci lamentiamo, abbiamo cercato di fare il massimo. Abbiamo giocato un buon primo tempo,subito un gol da 30 metri, ma abbiamo fatto noi la gara con buona personalità, creando 3/4 occasioni per poterla pareggiare. In quello bisogna essere più cattivi, dobbiamo avere la capacità di realizzare quando creiamo. Il secondo tempo era ripartito in equilibrio, abbiamo avuto una palla gol di Benedetti, ma quando abbiamo provato a forzare la gara ci siamo esposti a una squadra forte negli spazi, dovevamo rischiare qualcosa”.
Significativo, poi, il parere di Longo sul metro di giudizio arbitrale, in particolare sul fallo subito da Lunetta in area alla fine del primo tempo: “C’è grande delusione, oggi non c’era calcio di rigore per noi ma a Cosenza ci hanno fischiato un rigore contro per un episodio uguale. Allora mi era stato detto che quando c’è contatto è sempre rigore ma oggi l’arbitro non lo ha assegnato, giustamente. A Cosenza, però, abbiamo perso uno scontro diretto per un episodio che aveva dell’assurdo. Gli arbitri si mettano d’accordo tra loro. Gli errori continuano a esserci, anche col var. A questo punto meglio tornare indietro, almeno sbaglia uno solo, questo è un caso che deve far pensare”.
“Una nostra leggerezza nel secondo gol della Ternana? Quando si ripetono diventa un discorso di qualità, e su questo c’è poco da fare, le stiamo provando tutte a tenere l’attenzione alta. Ora bisogna recuperare energie e giocatori, starà a me tirare fuori le motivazioni, non vedo l’ora di riprendere dopo la sosta, ci aspettano sette battaglie con quattro scontri diretti in casa da affrontare a mille, se potessi li giocherei ora, ci penserò io a dare la carica giusta ai miei ragazzi che risponderanno presente anche stavolta. Ripeto, oggi la squadra ha fatto la sua prestazione in termini di approccio, impegno e dedizione, sappiamo che gli episodi sono determinanti. Per una squadra che deve salvarsi non è scontato creare così tante occasioni come abbiamo fatto, dobbiamo imparare a vincere le gare creando 3/4 palle gol. Abbiamo bisogno dei gol dell’attaccante: non glieli posso insegnare io. Per sbloccare le gare c’è bisogno anche di questo”.
Nel mirino del mister anche il calendario frenetico della B, con tante gare giocate a distanza di pochi giorni: “Una rosa con problemi strutturali come la nostra ha patito tremendamente questa sorta di “torneo di Viareggio”, ho visto squadre spappolate rispetto ad altre, la settimana di lavoro non è valsa quasi nulla. Abbiamo sempre e solo giocato, in questo caso sono avvantaggiati i club che hanno giocatori di qualità. Per questo siamo stati più penalizzati. Oggi a 20 minuti dalla fine siamo spariti, abbiamo potuto mettere in campo solo un ragazzo della Primavera, alla fine è la qualità dei giocatori che sposta gli equilibri”.