Alessandria: In 5 anni la crisi ha rosicchiato l’1,5% dei redditi

ALESSANDRIA – La crisi economica ha colpito anche la provincia di Alessandria. L’analisi arriva dal Sole 24ore che ha studiato i dati delle Finanze per gli anni di imposta 2008-2013 su base provinciale. Cominciando da una panoramica complessiva le zone della penisola più in difficoltà sono sempre il Sud e le Isole, ma anche la produttiva Lombardia comincia a faticare con un calo del 4% del reddito medio. 

In Italia solo in tre province il reddito è cresciuto: sono Belluno, Bolzano e L’Aquila. Praticamente dappertutto i redditi si sono assottigliati almeno dell’1% rispetto al 2008 con una metà che ha fatto i conti con un crollo superiore al 3%.  Il reddito medio in Italia, nel 2013, era pari a 20.243 euro (-3.27%).

Per la provincia di Alessandria il reddito medio (sempre nel 2013) è stato di 20 mila 537 euro, per un calo dell’1.53%. In pratica in 5 anni sono andati in fumo oltre 300 euro. Tuttavia l’Alessandrino, rispetto alle altre realtà piemontesi tiene meglio. Va decisamente male a Torino, con un -3.32%, seguita da Novara (-2.79%), Asti (-2.33%) e il Verbano (2.32%). Più contenuta la decrescita economica di Biella (-1.94%). Poi Alessandria e a chiudere la classifica Cuneo che sostanzialmente rimane invariata rispetto al 2008 con un calo dei redditi solo dello 0.49%.

L’Alessandrino comunque evidenzia una alta percentuale di diminuzione dei contribuenti. In questo caso la percentuale è scesa del 5.20%. Anche la percentuale di contribuenti con redditi superiori a 75 mila euro è più bassa rispetto alla media nazionale. Gli italiani ricchi sono 1.92% mentre in provincia si fermano all’1.62%.

Naturalmente in questa analisi mancano i numeri dell’evasione fiscale anche se la fotografia scattata dal Sole 24ore spiega bene l’affanno di un paese che in cinque anni ha perso in media il 5.5% del reddito del 2008.