Autore Redazione
venerdì
28 Agosto 2015
09:54
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Tempo Libero

Verezzi, il borgo ligure scolpito nella pietra

Verezzi, il borgo ligure scolpito nella pietra

VEREZZI – Antichi borghi, luoghi curiosi e splendidi paesi. L’Italia ha un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico a dir poco sorprendente. La ricchezza del nostro paese però non è solo data da storia, arte, cultura e ambiente ma anche da veri e propri paradisi terrestri. Tra queste bellezze si trova Verezzi.

“Tutto ciò che è bello dura il tempo sufficiente per diventare indimenticabile…” (F. Pessoa)

Abitazioni in pietra rosa arroccate, addossate una all’altra, strade, caruggi, tra cielo e mare, Verezzi, l’antico borgo  di origine preromana  dell’entroterra ligure, chiamato in latino Veretium, mantiene ancora  intatto il suo incantevole fascino senza tempo. Una scenografia  affascinante e avvolgente che ha la sua massima espressione con  i caldi colori, il sole, la luce primaverile ed estiva, l’esplosione di fiori e profumi su un panorama bello come “una pala d’altare“,  come scriveva il poeta ligure Camillo Sbarbaro.

Il paesino con la sua particolare architettura di  carattere difensivo e le sue  terrazze é totalmente in pietra, come lo sono i gradini davanti ad ogni abitazione, gli archi tra le abitazioni, le scale, le lunette che sorreggono i pergolati.  Immersa nella macchia mediterranea profumata di timo, rosmarino, ginepro e lavanda,  tra mandorli e ulivi, la solitaria  Verezzi risplende di una bellezza naturale, non contaminata dai piani urbanistici e dal cemento della sottostante costa. 

Come diceva D’Andrè qui si respira la vera anima della Liguria, un profumo antico e la magia della macchia mediterranea  congiunta alla visione del golfo sottostante.

Anche una leggenda aleggia nel piccolo borgo ligure, secondo la quale  il basamento della Statua della Libertà di New York si dice sia stato realizzato con la pietra di Verezzi.

L’abitato dove vivono all’incirca 200 persone,  arroccato sulla collina dell’Orera si articola in quattro borgate armoniosamente assemblate,  Poggio, Piazza, Roccaro, Crosa, ognuna con le sue peculiarità,  collegate da mulattiere dette creuze. Poggio si sviluppa attorno a una Torre  secondo due linee ortogonali, Roccaro con la sua splendida chiesa settecentesca con  decorazioni barocche, Crosa,la parte più antica di Verezzi si caratterizza per  le sue  abitazioni che sembrano scolpite dentro la pietra.

E’ però la borgata Piazza, con la sua chiesetta del XVII, e soprattutto con piazza Sant’Agostino,  una splendida terrazza sul mare , la cornice dove ogni anno dal 10 luglio al 10 agosto si tiene il Festival Teatrale di Verezzi.

Un  Festival di rappresentazioni di prosa che per un mese nell’ anfiteatro estivo,  nelle serate d’estate, sotto le stelle, con la brezza marina  e sopra le mille luci sul mare,  l’oscurità della notte intratteiene i turisti  in uno splendido scenario naturale e artistico.  Un festival che ha visto negli anni  nomi altisonanti del teatro italiano, da Gassman  ad Albertazzi, da Mariangela Melato a Monica Guerritore. Meta  di pellegrinaggi religiosi é la Croce dei Santi, alta oltre 3 metri, posata da dei frati cappuccini, al ritorno alla Terra Santa.

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