30 Agosto 2015
06:40
Addio a Gianfranco Marchesotti e al suo cuore dalla parte dei deboli
AGGIORNAMENTO – Domani, martedì 1 settembre si terrà, presso la Camera del Lavoro di Alessandria in via Cavour 27, la cerimonia di saluto per Gianfranco Marchesotti, che è mancato sabato 29 agosto .
Il programma prevede l’accoglienza del feretro per le ore 10.30, alle ore 11 viene aperta la camera ardente con la presenza dei picchetti della Segreteria della Camera del Lavoro, dello SPI e a seguire le categorie, le leghe e le RSU.
Alle ore 12.30 il Segretario Organizzativo Regionale Massimo Pozzi ricorderà il compagno Gianfranco . I picchetti di ricordo e di saluto proseguiranno fino alle ore 15 quando il feretro sarà trasferito al cimitero di Stazzano.
La famiglia ha chiesto di destinare eventuali offerte alla Comunità San Benedetto al Porto, a cui Gianfranco era molto vicino.
SERRAVALLE SCRIVIA – Il sorriso obliquo, la protesta (costruttiva) pronta e un cuore grande così per i più deboli. Gianfranco Marchesotti è morto ieri pomeriggio dopo una lunga malattia cominciata a marzo. Aveva cominciato a lavorare da giovanissimo occupandosi subito degli operai. Prima nella Flm, poi nella Fiom, nella Flai-Cgil e nella segreteria provinciale Cgil per arrivare a guidare la Camera del lavoro novese. Aveva a cuore la Cgil e il mondo operaio e lo faceva capire in ogni suo discorso, in ogni suo sguardo al cambiamento dei tempi. Il capo si piegava da una parte e il sorriso diventava amaro.
Nella sua vita, fatta di battaglie, infilò anche la lotta No Tav. A ogni manifestazione era presente e sorrideva sempre nel vedere la moltitudine di persone che partecipavano alle mobilitazioni. Il popolo No Tav ha già promesso di portare le bandiere No Tav per ricordare chi “con ostinazione è stato sempre dalla parte del torto“.
Il primo settembre sarà allestita la camera ardente in Cgil di Alessandria (alle 11). A seguire il funerale con rito civile. Alle 16 corteo funebre a Stazzano con ritrovo presso il piazzale delle scuole. Su richiesta della famiglia niente fiori.
(foto tratta da www.notavterzovalico.it)
Di seguito il ricordo del consigliere comunale di Alessandria, Renzo Penna:
“Ho conosciuto Gianfranco Marchesotti nella seconda metà degli anni ’70 in FLM, nella sede unitaria dei metalmeccanici della provincia, in corso Crimea ad Alessandria, o ai direttivi che allora si tenevano nel salone della SOMS al “Cristo”. Conosciuto come ci si conosceva allora tra delegati di fabbrica, lui della Schiavetti di Stazzano, io dell’argenteria Ricci. Dove i discorsi non includevano mai il personale, ma i problemi dell’azienda, i ritmi di lavoro, la sicurezza, la salute o le conseguenze della crisi sugli operai, la cassa integrazione, il rischio dei licenziamenti, i diritti, le rivendicazioni. Una persona naturalmente di sinistra, un compagno, per usare un termine che oggi, sbagliando, si utilizza di meno e con qualche ritegno anche a sinistra, con una preferenza per le posizioni non ufficiali, di minoranza, per le battaglie che i più consideravano perse, sovente critico, ma mai esterno o estraneo all’organizzazione. Un sindacalista convintamente unitario nella FLM tra i metalmeccanici, poi della FIOM quando tra la fine dei ’70 e i primi anni ’80 quell’unità si ruppe e sempre nella CGIL. Dove ha percorso l’intero cammino sindacale, da delegato di fabbrica, a segretario di categoria, della Confederazione e a responsabile della Camera del Lavoro di Novi, la sua zona. Rimanendo, però, sempre se stesso.”…