6 Settembre 2015
22:00
Un cittadino denuncia il degrado dei giardini della stazione “ora bisogna intervenire”
ALESSANDRIA – Gian Carlo da 15 anni lavora in zona stazione ad Alessandria. Ogni giorno vede con i suoi occhi il degrado dei giardini e, in particolare, degli stabili di fronte lo scalo ferroviario del capoluogo. Il ricordo del cartello “vietato calpestare le aiuole” che da piccolo lo teneva lontano dall’erba su cui avrebbe voluto correre liberamente, oggi si è caricato di maggiore amarezza. Con il suo telefonino Gian Carlo ha quindi deciso di scattare alcune foto che ha poi inviarto al numero WhatsApp di Radio Gold News ( 331 1271310) per denunciare una situazione “non più tollerabile”. Fino a poco tempo fa, ha spiegato, in una delle tre strutture era ancora attivo un market gestito da cittadini cinesi. L’ultima attività commerciale rimasta, a inizio settembre, si è trasferita in un’altra zona della città e ora per Gian Carlo “è arrivato il momento di intervenire”. Legati al degrado dei locali, ha sottolineato il cittadino, ci sono anche problemi di sicurezza della zona. Gli stabili da tempo dismessi e in particolare uno, ha raccontato, diventano all’occorrenza rifugio per senza tetto, bagni pubblici e luogo di scambio per il traffico di stupefacenti. “Basta avvicinarsi per vedere cosa c’è all’interno. Tra vetri rotti, immondizia di ogni genere e l’olezzo, questi stabili non sono certo una bella cartolina di benvenuto da mostrare a chi arriva in città. Ora che non c’è più alcuna attività commerciale credo sia arrivato il momento di intervenire, magari pensando anche a un’eventuale abbattimento delle strutture, se possibile, o comunque a una loro riqualificazione”.
Proprio in quest’ultima direzione sembra intenzionata a muoversi l’amministrazione comunale di Alessandria. Durante la prima giornata della Festa dell’Unità, il vicesindaco Gian Carlo Cattaneo ha affrontato l’argomento nel dibattito con tutti i membri della Giunta. A fine mese, ha spiegato, l’amministrazione aprirà il bando per cercare soggetti interessati ad acquistare i locali. I privati dovranno presentare progetti di riqualificazione “coerenti” con le finalità definite dalla Giunta e l’obiettivo è di far partire i lavori in primavera. Nel frattempo, l’amministrazione sta pensando di fare un’operazione di “camouflage” stile Expo per coprire gli stabili e “mascherare” il loro degrado fino all’avvio dei lavori. “L’idea non è male – ha commentato Gian Carlo quando gli abbiamo parlato degli annunciati propositi della Giunta – Dei pannelli raffiguranti scorci di Alessandria potrebbero essere una buona soluzione tampone. Gli stabili, però, vanno recuperati il prima possibile perché, così come in passato sono state spostate le transenne che erano state messe davanti all’ex Piccadilly, anche dei cartelloni potrebbero facilmente essere superati. Va bene, almeno temporaneamente il “camouflage” , ma purchè blindi l’accesso agli stabili fino all’avvio dei lavori”.
Tatiana Gagliano