Autore Redazione
domenica
6 Settembre 2015
22:29
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Eventi

Un viaggio con e attraverso la voce. Recensione de “Allegro cantabile” alla Cascina del Racconto di Asti

Un viaggio con e attraverso la voce. Recensione de “Allegro cantabile” alla Cascina del Racconto di Asti

ASTI – “La voce è un suono che è un dono”

Le molte declinazioni della voce sono il filo conduttore di “Allegro cantabile”, spettacolo dalla drammaturgia interamente cantata di Faber Teater, presentato, in anteprima nazionale e dopo una tournée europea, domenica 6 settembre alla Cascina del Racconto di Asti, nell’ambito di Teatro in Terra Astesana 2015, con la direzione del Teatro degli Acerbi.

La voce si fa suono, racconta e interpreta un repertorio popolare italiano e internazionale, diventa mezzo per una lezione teatral-musicale di teoria del canto. Sul palco 6 attori-musicisti in abito da sera, che, su una scenografia fatta di pallet neri, coinvolgono il pubblico in un mondo di note, attraverso monodìa, polifonia, confusione e organizzazione. Non ci sono intermezzi parlati, la terminologia musicale appare proiettata alle loro spalle, con scritte sullo stile dei titoli rétro di un film muto, ed è la chiave ironica che accompagna movenze ed interazioni con il pubblico.

Il risultato è spiritoso, di forte impatto e di levatura colta. L’aspetto più notevole è l’imprevedibilità delle nozioni e degli spunti offerti.  Si passa dalla versione musicata de “Il giorno ad urlapicchio”, di Fosco Maraini, con una fusione  perfetta di metasemantica e polifonia, ai canti delle mondine o alla Traviata. Il climax in termini di divertimento e coinvolgimento del pubblico si raggiunge con una  serenata di gruppo ed un gioco esilarante di sguardi mirati alle spettatrici.

Uno spettacolo sorprendente e di estrema bravura, interpretato con leggerezza priva di ogni ostentazione e un’originalità che diverte e stupisce senza sosta.

In scena Francesco Micca, Lodovico Bordignon,  Lucia Giordano, Marco Andorno , Paola Bordignon, Sebastiano Amadio  con la regia di Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone e la direzione musicale di Antonella Talamonti.

L’evento è stato realizzato con i proventi della Borsa del Libro, iniziativa volta a finanziare le attività della Cascina del Racconto.  Il prossimo appuntamento alla Cascina sarà domenica 11 ottobre, alle ore 18, con  “Ofelia non deve morire”, con Patrizia Camatel per la regia di Luciano Nattino, un dialogo semi-serio tra un’attrice e Shakespeare su “La tragedia di Amleto”.

Nicoletta Cavanna

 

 

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