8 Giugno 2022
11:30
Eleonora, “figlia della ricerca”, ora sorride grazie alla terapia Car-T
ALESSANDRIA – Da possibilità di guarigione pari allo zero a una speranza concreta. Il successo della terapia Car-T contro i tumori del sangue, presentata ieri all’Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria ha il volto sorridente di Eleonora Bruzzone. Per due anni e mezzo la paziente alessandrina residente a Genova ha convissuto con la paura per un linfoma al quarto stadio avanzato, scontrandosi con una malattia che pareva invincibile e famelica. Le cure tradizionali infatti “non davano risultati” fino a che l’approccio innovativo adottato dal nosocomio alessandrino non ha bloccato il tumore, rendendola “figlia della ricerca” ma soprattutto prova concreta della bontà di questo approccio che utilizza i linfociti T, prelevati dal paziente, per renderli aggressivi e scatenarli contro il tumore.
Questa terapia è stata illustrata dall’Ail Alessandria, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, con una serie di interventi di medici e dirigenti dell’ospedale alessandrino che hanno permesso di spiegare i passi avanti compiuti finora. Concretamente ora le persone affette dai tumori del sangue hanno delle speranze tangibili, ha spiegato Marco Ladetto, Direttore Struttura Complessa Ematologia dell’ospedale Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, e la prova giunge dalla “remissione della malattia riscontrata da due anni e mezzo” in Eleonora. Il percorso di studio naturalmente prosegue soprattutto per attenuare effetti collaterali comunque controllabili, come nel caso di conseguenze infiammatorie o neurologiche.