17 Giugno 2022
13:08
Siccità, Cirio: “Tre azioni per agire subito. Uso consapevole acqua in 30 Comuni dell’Alessandrino”
PIEMONTE – “Dopo il covid, la guerra e la peste suina ora la siccità: è una continua gestione di emergenze“. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha commentato così la delicata situazione legata alla siccità nella nostra regione. “Ad oggi in provincia di Alessandria 30 Comuni hanno adottato le ordinanze che invitano a un uso consapevole dell’acqua, invitando a non sprecarla. In tutto il Piemonte i Comuni che hanno agito sono circa 200. Sempre nell’Alessandrino si è reso necessario solo un intervento con l’autobotte”. La situazione è invece molto più critica in altre zone, come il Novarese, dove in 10 Comuni l’acqua è stata razionata di notte. “Siamo in anticipo di un mese e mezzo: per capirci oggi in Piemonte si registra la situazione che di solito c’è a fine luglio”.
L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati è stato nominato coordinatore del tavolo di emergenza permanente sulla siccità.
“Insomma, il Piemonte è in emergenza ma in modo disomogeneo. Nelle zone che attingono l’acqua dalle montagne la crisi è maggiore”. Dopo aver confermato la richiesta di stato di calamità naturale, il presidente Cirio è però andato oltre: “Nel mondo agricolo, in particolare, la situazione è di una gravità assoluta. Non ci accontentiamo, siamo ancora in tempo per evitare danni. Abbiamo attivato tre strumenti: il primo è lo svasamento di acqua dai circa 30 bacini idrici Piemonte, dove viene accumulata acqua a finalità idroelettriche. Entro poche ore contatteremo i titolari di questi bacini per il rilascio delle acque, dobbiamo valutare la loro disponibilità e necessità di acqua, dovremo trovare un accordo coi concessionari per avere 15/20 giorni di respiro. Lo stato di emergenza ci darà più elasticità di adottare provvedimenti, anche per risarcire i concessionari di questi bacini. I concessionari dell’acqua sono talmente forti, alcuni hanno all’interno una componente pubblica, che possono avere sensibilità maggiore. Con un quinto della dotazione di acqua di questi bacini salveremo buona parte dell’agricoltura”.
“Il secondo provvedimento” ha continuato Cirio “sarà la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, la possibilità cioè di prelevare più acqua dai fiumi. Spetta alle province attivare le procedure. Noi oggi chiederemo a tutti i presidenti di valutare questa ipotesi. Al momento la provincia di Alessandria non l’ha ancora fatto. Il terzo provvedimento sarà un prelievo maggiore di acqua dai laghi, come abbiamo già fatto sul Lago Maggiore, un’azione che stiamo portando avanti in sinergia con la Lombardia”.
“Purtroppo” ha aggiunto il direttore regionale di Arpa Angelo Robotto “anche nei prossimi giorni sono previste temperature superiori alla norma e sacche di alta pressione. Anche a lungo termine vivremo giorni di caldo secco”.
“Con le associazioni degli agricoltori siamo in costante contatto. Sosterremo gli agricoltori che vogliono unirsi in consorzi e utilizzare vasche di mantenimento dell’acqua. Come regione spesso dobbiamo affrontare il problema maltempo nei mesi autunnali e invernali mentre oggi c’è il problema opposto” ha concluso Cirio.
Nessuna emergenza, invece, rispetto agli ospedali: “Abbiamo subito anticipato il piano calore da sempre adottato, adottando le dovute contromisure” le parole dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi “stiamo monitorando costantemente le strutture. Il caldo può avere effetti devastanti sui nostri pazienti, soprattutto quelli fragili. Non c’è alcun motivo per parlare di crisi su questo fronte ma teniamo alta la sorveglianza. Siamo pronti”.