22 Giugno 2022
20:39
Sanità, stop allo stato di agitazione. Asl: “260 nuovi inserimenti”. Sindacati: “Molto poco ma è qualcosa”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I sindacati del mondo della sanità Cse Sanità, Nursind, Ugl Salute e Cub Sanità hanno annunciato la fine dello stato di agitazione dopo l’incontro coi rappresentanti dell’Asl, coordinato dalla Prefettura. Quattro i punti oggetto del confronto.
PRESTAZIONI AGGIUNTIVE
“Abbiamo chiesto uno stop alle prestazioni aggiuntive con motivazione derivante dal fatto che lo stato di emergenza è oramai concluso e tale ausilio è stato usato al fine di accelerare le vaccinazioni e riportare alla normalità le prestazioni sanitarie. L’Azienda risponde che tale modalità è in via di conclusione visti i nuovi inserimenti organici. 260 di cui 60 infermieri. Ovviamente suddivisi nei vari presidi Ospedalieri. È poco, anzi molto poco ma è qualcosa”.
MOBILITA’ INTERNE
“Asl ha ribadito che darà corso come già comunicato. Abbiamo sollevato la problematica delle richieste nei vari reparti/ambulatori, proponendo di proporre ai richiedenti le liste di possibili inserimenti, ovvero chiedere la mobilità ove c’è effettivamente fabbisogno. La risposta è stata che potrebbe presentarsi l’esigenza “non contabilizzata”, ovvero la necessità di andare a ricoprire un posto non proposto. Se ne ridiscuterà. Chiesta anche la griglia delle già avvenute mobilità. Sollevato il discorso riammissioni non vaccinati: l’Azienda risponde che si deve attenere alle direttive della regione, che da loro ammissione, sono continuative, confusionarie e variabili”.
SMART WORKING
“È stato attuato un regolamento per lo Smart Working nell’aprile 2022 anche se è stata comunicata la poca pubblicità di tale accordo e inserimento in attività lavorativa “agile” da parte dei lavoratori”.
DISALLINEAMENTO TRA ORGANICO E QUELLO APPROVATO DA ASL
“È prevista nei prossimi giorni la ridiscussione di tale argomento con OO.SS. ed RSU visto la mancata approvazione della proposta presentata dall’Amministrazione durante la riunione del 15 giugno”.