Autore Redazione
giovedì
17 Settembre 2015
14:56
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Tempo Libero

Come mantenere i buoni propositi grazie alla cultura orientale

Come mantenere i buoni propositi grazie alla cultura orientale

Come da tradizione a settembre il bel tempo inizia a cedere il passo a nubi, temperature più fresche e piogge.  l’arrivo imminente dell’autunno, ci costringe  a mettere in disparte i ricordi dell’estate appena trascorsa per liberare un po’ di spazio nella mente da destinare ad una serie di obiettivi precedentemente prefissati.

A settembre sono le ansie lavorative e scolastiche a stringerci nella loro morsa, ma grazie a queste si incominciano a programmare anche i primi progetti. Infatti,  è proprio in questo periodo che  si fanno grandi propositi  di vita, come se a tutti i costi dovessimo iniziare un nuovo percorso, una nuova avventura o ‘lanciarci’ in una svolta radicale.

Il relax della bella stagione ci porta a rimandare all’autunno  un elenco di cose, tra i quali quei  buoni propositi che dovrebbero fare di te un’altra persona. C’è chi vorrebbe smettere di fumare, chi vorrebbe smettere di bere, chi vorrebbe dimagrire, e chi ancora vorrebbe dilettarsi in qualche disciplina sportiva, chi impegnarsi in un hobby, chi dare una svolta alla propria carriera professionale o accademica.

Nulla di male in tutto questo ma nella realtà, si sa, che solo in pochi riusciranno davvero a rispettarli. Ma allora come bisogna fare per far sì che si realizzino? Basta solo la volontà o é necessario essere orientati da altro?

Per  raggiungere i propri obiettivi, sono necessarie delle coordinate, dei punti cardinali, fatti di principi fondamentali che ci guidino, quotidianamente, nelle piccole e nelle grandi cose. Queste regole non devono per forza essere ricercate nell’etica e nella morale contemporanea, ogni tanto bisogna guardare anche alle più sagge epoche passate. Basta pensare alla cultura orientale del Bushido.

In molti non lo sapranno ma il Bushido, un insieme di norme e regole non solo militari ma anche e soprattutto morali risalente al XV-XVI secolo, fu per i samurai il loro punto di riferimento. Sette i principi fondamentali sui quali i samurai basavano la propria vita. Sette regole morali che tuttora possono essere prese in considerazione per guidarvi verso la realizzazione dei vostri buoni propositi.

Ecco le sette regole del Bushido:

– Gi  (Onestà e Giustizia)

“Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell’onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.”

In sintesi la regola sostiene che nella crescita personale bisogna essere onesti, in primis con se stessi, per ambire a raggiungere i propri obiettivi, senza cercare scorciatoie o inganni, e basandosi esclusivamente sull’impegno e sulla scrupolosità.

– Yu (Eroico Coraggio)

“Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L’eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.”

Inseguire i propri obiettivi corrisponde a mettere in gioco un’enorme coraggio, in quanto non esiste alternativa per godere appieno della vita. Per il Bushido essere coraggiosi non significa prendere rischi inutili ma valutare con intelligenza le proprie mosse. L’eroico coraggio è “intelligente e forte”, mai cieco.

– Jin (Compassione)

“L’intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d’aiuto ai propri simili e se l’opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una. La compassione di un samurai va dimostrata soprattutto nei riguardi delle donne e dei fanciulli.”

Il terzo principio del Bushido è fondato sulla compassione. Compassione che assume il significato di condivisione e che si concretizza nella partecipazione alla sofferenza dell’altro. In sostanza se si vogliono realizzare i propri propositi bisogna diventare partecipi degli obiettivi degli altri.

– Rei (Gentile Cortesia)

“I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini. Il miglior combattimento è quello evitato.”

La scarsa fiducia e la bassa autostima di se stessi si manifesta attraverso un atteggiamento passivo o attraverso un atteggiamento aggressivo. Il Bushido però ha insegnato ai samurai anche la via dell’assertività, che consente di evitare la passività e l’aggressività.

– Makoto (Completa Sincerità)

Quando un Samurai esprime l’intenzione di compiere un’azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l’intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di “dare la parola” né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.”

Parlare e agire devono essere direttamente proporzionali e manifestarsi come la stessa cosa. Per la crescita personale diventa infatti fondamentale rispettare la parola data mantenendo le proprie promesse. Basterebbe anche solo questo precetto per realizzare l’intera lista di buoni propositi.

– Meiyo (Onore)

“Vi è un solo giudice dell’onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.”

La nostra persona è il risultato delle decisioni prese nel passato e delle azioni che abbiamo compiuto nel presente. Di conseguenza bisogna fare molta attenzione a ciò che si deciderà oggi e alle azioni che si intende rimandare a domani.

– Chugi (Dovere e Lealtà)

“Per il Samurai compiere un’azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.”

Nella lunga via verso la realizzazione dei buoni propositi, si incontreranno certamente degli ostacoli. Diventerà così una nostra responsabilità decidere come reagire a questi eventi.

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