18 Settembre 2015
22:00
Anche cinque alessandrini in partenza per la missione umanitaria in Kurdistan e in Rojava
ALESSANDRIA – Anche cinque cittadini della provincia di Alessandria faranno parte della delegazione in partenza il 26 settembre 2015 per il Sud Kurdistan e il Rojava, le antiche terre della Mesopotamia.
La missione umanitaria, che si concluderà il prossimo 6 ottobre, porterà aiuti per sostenere il progetto “Hevi U Jiyan – La speranza e la vita”, finalizzato al completamento di un ospedale nel Campo profughi di Makhmur, nel Sud Kurdistan-Nord Iraq. La delegazione, inoltre, incontrerà movimenti, partiti e componenti dello stesso Parlamento del Sud Kurdistan.
La missione, organizzata dall’associazione “Verso il Kurdistan”, in collaborazione con Rete Kurdistan Italia — cercherà di unire sia la dimensione socio-culturale e solidaristica che quella storico-politico-documentaristica.
“Intendiamo conoscere in modo approfondito — sottolinea, a questo riguardo, Pier Luigi Cavalchini, tra i promotori alessandrini del Coordinamento Delegazione in Sud Kurdistan — anche l’esperienza delle comunità indipendenti del Rojava, l’autogestione, le cooperative sociali, la pratica realizzazione della democrazia di genere e dal basso che lì si sta sperimentando, pur in una situazione di estrema difficoltà dovuta alla guerra in corso e cercheremo di vivere proficuamente questa esperienza grazie anche alla presenza insieme a noi di un’interprete di lingua kurda”.
“Saluto questi nostri concittadini — ha dichiarato il Sindaco della Città di Alessandria, Rita Rossa — in partenza per una terra tanto affascinante quanto bisognosa di aiuti e di un’attenzione umanitaria che, in particolare in questo periodo di instabilità geo-politica e di conflitti bellici nella regione, necessita di essere particolarmente sostenuta e condivisa anche dalla nostra comunità locale. Ringrazio pertanto i promotori di questa missione e auspico che, anche grazie alla sensibilità solidale di tanti alessandrini, gli obiettivi del progetto “Hevi U Jiyan – La speranza e la vita” per la realizzazione dell’Ospedale nel Campo profughi di Makhmur possano essere al più presto e pienamente conseguiti”.