Autore Redazione
giovedì
4 Agosto 2022
11:54
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Cronaca - Valenza

Il volontariato valenzano e l’impegno con gli ucraini: “Accogliere, ci mette in discussione anche dal punto di vista personale”

Il volontariato valenzano e l’impegno con gli ucraini: “Accogliere, ci mette in discussione anche dal punto di vista personale”

VALENZA – L’insegnamento emerso dal confronto tra la Consulta Comunale del Volontariato e una rappresentanza dell’Associazione S.I.E. OdV è che chi decide di donare non deve aspettarsi nulla in cambio ma tutto quello che può arrivare rappresenterà un dono. Il dialogo avvenuto alcuni giorni fa a Valenza ha permesso di approfondire lo sforzo di una realtà che sta continuando a fare da ponte con l’Ucraina ma soprattutto di toccare con mano il dolore di una delle famiglie di origine ucraina arrivata sul territorio, proveniente da Kramatorsk nella regione di Donetsk e che a partire dal 2014 già più volte ha dovuto trasferirsi per il pericolo di conflitti, fino al contatto nel campo profughi di Breslavia con i volontari dell’Ass. S.I.E. OdV che li hanno recuperati e accompagnati in Italia. Il loro racconto ha restituito “la sofferenza per l’abbandono della propria casa e della propria terra, la drammaticità della fuga, l’apprensione per la salute dei propri cari, la fatica di un viaggio estenuante insieme alla gratitudine all’Associazione S.I.E. OdV per l’assistenza e per la cura con cui ha rapidamente predisposto non solo un supporto materiale, ma anche le opportune visite mediche ed il necessario supporto psicologico“.

Nel corso dell’incontro è stato altresì erogato da parte della Consulta a favore dell’Ass. S.I.E. OdV un contributo economico corrispondente alle donazioni dei cittadini valenzani ricevute grazie alla raccolta fondi a scopo benefico promossa negli scorsi mesi con i salvadanai solidali installati presso i 34 esercizi e negozi aderenti a sostegno dell’accoglienza dei profughi ucraini.

Come ha dichiarato Federico Violo, Presidente della Consulta Comunale del Volontariato, “la nostra comunità e il nostro territorio hanno difronte a sé sfide importanti anche dal punto di vista sociale. Tutti, insieme, dovremo dare prova di responsabilità ed essere all’altezza di un dovere civico e morale di solidarietà reciproca. Oggi gli operatori del Terzo Settore, più che in passato, sono chiamati ad essere costruttori di relazioni autentiche tra le persone in grado di gettare “ponti” che uniscano oltre i “muri” della solitudine, del disagio e della fragilità. Crediamo in un Volontariato capace di mettere sempre al centro le reali necessità delle persone, con concretezza ed impegno. Per questo saremo, con forza e serenità, sempre al fianco di tutte persone di buona volontà che operano in questa direzione. In questo percorso l’Ass. S.I.E. OdV ha dimostrato negli anni attenzione e disponibilità. E’ stato un momento certamente di grande emozione conoscere Micola, insegnante di lingua e letteratura ucraina nelle scuole medie, sua moglie Voktirjia, impegnata nel settore del marketing informatico, ed il giovane Alex e personalmente lo considero un dono capace di dare la profondità ed il calore di un volto e di una storia di vita alle nostre opere di assistenza. Sono convinto che da questo incontro potranno derivare in futuro frutti positivi per la nostra comunità. La valorizzazione delle realtà associative operanti nel settore socio-assistenziale e della cooperazione internazionale costituisce un impegno serio ed urgente che come Consulta avvertiamo profondamente. Indirizzo a Francesca Bravi ed a tutti i volontari dell’Ass. S.I.E. OdV la gratitudine della Consulta, e mia personale,  per il loro impegno costante”.

La Presidente dell’Ass. S.I.E. OdV Francesca Bravi ha sottolineato come “l’azione della nostra Associazione si possa declinare secondo due ‘A’: accoglienza e accompagnamento. Accogliere significa ricevere ogni persona con un aiuto legato alle necessità con cui ci si confronta in quel momento. Accompagnare, cioè seguire una persona, è la parte più impegnativa del servizio e si scandisce quotidianamente. Accompagnare, e non solo accogliere, ci mette in discussione anche dal punto di vista personale come abbiamo già sperimentato negli anni con le emergenze in Bosnia ed in Eritrea ed oggi con l’Ucraina. Quando si dà non ci si deve aspettare nulla in cambio, ma tutto quello che arriva è un grandissimo dono. Ringraziamo di cuore la Consulta Comunale del Volontariato per continuare a sostenerci nel nostro servizio”.

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