Autore Redazione
giovedì
24 Settembre 2015
10:29
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Cronaca

Nuovo sversamento di benzina nel tortonese. Il vicesindaco di Castelnuovo Scrivia esorta un controllo adeguato degli oleodotti

Nuovo sversamento di benzina nel tortonese. Il vicesindaco di Castelnuovo Scrivia esorta un controllo adeguato degli oleodotti

TORTONA – Nuovo problema nel tortonese, per la seconda volta, nel giro di qualche mese, alle prese con uno sversamento di idrocarburi in seguito a un furto. La situazione è analoga a quanto accaduto qualche mese fa e torna ad allarmare istituzioni e cittadini. “Ci hanno segnalato una ennesima effrazione all’oleodotto che collega la raffineria di Sannazzaro con il porto di Genova – ha spiegato Gianni Tagliani, il vicesindaco di Castelnuovo Scrivianel tratto che passa nel nostro territorio e in quello di Tortona. Pare, in base alle informazioni ottenute finora, che il furto sia avvenuto nella giornata di domenica e che ieri l’Eni si sia accorta del calo di pressione, attivando le procedure di controllo e pedinamento di tutto l’oleodotto trovando il foro da cui è fuoriuscita la benzina. Si è attivato subito lo staff di bonifica sul posto, attualmente al lavoro per risolvere il problema. La cosa per noi abbastanza grave è che questa situazione si è sviluppata sulla direttrice dei nostri acquedotti anche se siamo abbastanza distanti. La cosa importante sarà capire quale sia stata la portata dello sversamento.”

L’evoluzione della vicenda è seguita passo passo dalle istituzioni anche se gli strumenti in mano all’amministrazione sono pochi, ha aggiunto il vicesindaco: “purtroppo dobbiamo attendere che l’Arpa e l’Asl facciano i loro prelievi. Rispetto a una cosa del genere siamo molto impotenti. C’è da parte dell’Eni il dovere di installare punti di pompaggio per fermare o tentare di fermare l’avanzata degli idorcarburi in falda“.

Il problema che si aggiunge alla situazione contingente è che questo episodio si aggiunge a quello di qualche mese fa: “rispetto a uno scenario del genere noi possiamo solo avvisare, prendere posizione e cercare di capire se in Italia, rispetto agli oleodotti, ci sono dei sistemi di sicurezza, visto il disastro ambientale che provocano, che possano essere messi in atto. L’interrogazione del senatore Borioli (leggi QUI), in questo senso può servire anche a questo“.

I casi di furti ad oleodotti sono oltre una cinquantina in Italia e “dato che l’Eni – ha continuato Gianni Tagliani – sostiene che questi siano impianti strategici, e questo non lo metto in dubbio, forse deve anche cercare di rendere strategica anche la sicurezza“.

I nostri uffici sono prontamente intervenuti a verifica dei luoghi” ha detto il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone “inoltre ho già provveduto a contattare i vertici ENI per un confronto e una precisa valutazione e stima del danno e delle azioni da intraprendere. In questo incontro chiederò anche a Eni di provvedere al più presto a dotare questa tratta di oleodotto di adeguati sistemi di rilevazione di rotture ed eventuali effrazioni. Siamo consapevoli di avere il dovere di muoverci tempestivamente e di non sottovalutare quelle che potrebbero essere le conseguenze di questi due episodi inquinanti innanzitutto in termini ambientali e di salute pubblica e poi economici su una realtà, che si basa principalmente sulla commercializzazione ed esportazione di prodotti agricoli”.

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