Autore Redazione
martedì
29 Settembre 2015
22:40
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Cronaca - Alessandria

Screening andrologico: quasi un ragazzo su due ha bisogno dell’urologo

Screening andrologico: quasi un ragazzo su due ha bisogno dell’urologo

PROVINCIA – Se per una adolescente recarsi dal ginecologo è ormai routine non è così dall’altra metà del cielo. La visita dall’urologo resta ancora un tabù per la maggior parte dei ragazzi. Obiettivo del progetto andrologico di screening per studenti (Pass) è promuovere la prevenzione in ambito urologico nei ragazzi della nostra provincia. Nel corso della sesta e ultima edizione sono stati organizzati degli incontri divulgativi nelle classi quinte di circa 25 scuole superiori del territorio, tra Alessandria, Novi Ligure e Tortona. Nelle successive 134 visite alle quali i ragazzi hanno scelto liberamente di sottoporsi, nel 48% dei casi sono emerse delle patologie andrologiche, in particolare testicolari, peniene e il varicocele. 

Una percentuale, però, in ribasso rispetto al 68% del 2014.

“Manca nei nostri giovani l’abitudine a rivolgersi all’andrologo. In passato era un esame che veniva effettuato durante la visita di leva militare, ora però diventata facoltativa” ha detto Franco Montefiore, dirigente della Struttura operativa complessa di Urologia degli Ospedali di Novi Ligure e Tortona “La salute riproduttiva e sessuale viene presa in considerazione solo quando le problematiche diventano eclatanti, spesso con un ritardo che vanifica l’azione medica e si accompagna a una crescita dei costi sanitari. Ecco quindi l’importanza di evidenziarle precocemente.” Ad affiancarsi ai test anche la struttura Ospedaliera di Alessandria.

Le circa 5 mila schede informative e raccolte dal 2009 a oggi nell’ambito del progetto Pass saranno oggetto di una accurata analisi statistica con l’obiettivo di trovare delle correlazioni tra le patologie riscontrate con la posizione geografica e lo stile di vita. Questo screening è in linea con gli obiettivi di un programma di prevenzione del Ministero: informare, fornire supporti educativi e multimediali, creare riferimenti istituzionali, progetti e campagne di informazione e sensibilizzazione.

“Una iniziativa che anche nei prossimi anni sarà finanziata dalla Fondazione CRA” ha assicurato il presidente Pierangelo Taverna.

“Nel futuro occorrerebbe coinvolgere anche la figura del ginecologo e dello psicosessuologo” ha proposto Armando Serao, responsabile della analoga struttura.

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