30 Settembre 2015
22:31
Alessandria può cominciare a disegnare la nuova mobilità sostenibile
AGGIORNAMENTO – La notizia riportata sotto ha suscitato una discussione animata con diverse vedute e opinioni nella sezione dedicata ai “commenti”. Pareri su cui l’assessore Marcello Ferralasco si è soffermato puntualizzando il suo punto di vista e le finalità del percorso avviato. Ecco la sua nota: “provo a fornire risposta a qualche dubbio. Ma è proprio necessario pagare consulenze esterne? Non si può ricorrere al personale interno? E poi, a che servono tutti questi “piani”? La solita produzione di carta inutile? In effetti, nella storia delle amministrazioni pubbliche non mancano esempi deteriori di utilizzi scellerati delle risorse. Ma bisogna cercare di fare qualche distinzione.
Primo: i Piani di programmazione – se e quando ben prodotti – sono strumenti indispensabili di programmazione lungimirante ed uso assennato delle risorse. Se la nostra Città soffre di tante criticità forse è anche perché da troppo tempo non è dotata di strumenti di pianificazione urbana adeguati ai tempi. Tutte le realtà urbane che scegliamo come raffronto – su questo o quell’argomento – per lagnarci delle nostre inadeguatezze, sono modelli perché hanno intrapreso per tempo azioni efficaci, coordinate da Piani ben redatti. Dunque il punto è: fare BUONI piani; non irriderne l’utilità.
Secondo: la redazione di piani sulla mobilità (ben fatti) richiede apporti specialistici che molto raramente sono disponibili all’interno delle amministrazioni, occorrono aggiornamenti ed esperienza professionale difficilmente coltivabili nell’amministrazione, oltre alla disponibilità di software di analisi e simulazione di non trascurabile costo. Il personale interno già si occupa di alcuni aspetti, ma non può far fronte alla totalità delle attività necessarie.
Terzo: la procedura scelta per la scelta del consulente non è un “concorso di idee e progetti”, ma ci si avvicina. Si è avviata con un avviso pubblico aperto a tutti coloro che – in possesso di requisiti professionali adeguati – intendessero proporre il proprio curriculum di competenze ed esperienze professionali. In ogni caso, un qualunque concorso di idee o progetti richiede che le prestazioni siano retribuite.
Quarto: è vero che in certi casi le amministrazioni sembrano incapaci di meglio gestire anche criticità molto circoscritte. Ma regole di programmazione ben scritte su “chi fa cosa” potrebbero aiutare anche a migliorare la gestione ordinaria.”
ALESSANDRIA – Ora si può dire che si comincia a fare sul serio. Il Piano urbano della Mobilità sostenibile e l’aggiornamento del Piano generale del Traffico urbano è decollato e condurrà a una progetto complessivo, fatto di differenti passaggi, nel giro di alcuni mesi. Come spiegato dall’assessore alla Pianificazione strategica e infrastrutturale, Marcello Ferralasco, “l’Amministrazione sta da tempo predisponendo linee di indirizzo per una revisione profonda della mobilità urbana“. Come dicevamo però ora è possibile parlare concretamente di un percorso, suddiviso in una serie di percorsi e studi anche perché “per adottare provvedimenti razionali ed efficaci – ha spiegato a Radio Gold Marcello Ferralasco – è indispensabile considerare ed armonizzare una pluralità di questioni: mobilità veicolare privata, trasporti pubblici, mobilità pedonale e ciclistica, accessibilità dei percorsi urbani, aspetti ambientali, parcheggi, controllo e sicurezza della circolazione”.
La mole di questioni e di variabili da considerare, ha spiegato ancora Ferralasco, comporterà “il supporto tecnico o professionale di soggetti specializzati che effettuino una serie di indispensabili attività: analisi dei flussi veicolari, studio delle esigenze di spostamento dei cittadini, analisi costi/benefici di scenari alternativi di intervento, verifiche normative e molto altro. Il tutto supportato da strumenti di rilevazione e software analitici specilistici“.
Come detto la definizione di questo percorso di lavoro sarà suddiviso in fasi: “l’attività che verrà affidata alla consulenza esterna (è stata avviata la procedura di ricerca ndr) sarà duplice. In primo luogo ci sarà la la revisione del Piano Generale del Traffico Urbano, documento di programmazione di breve periodo (2-5 anni), obbligatorio secondo la normativa vigente, esistente ma revisionato da ultimo nel 2009. In secondo luogo ci sarà la stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, documento di programmazione strategica di più lungo periodo (5-10 anni), non ancora esistente in Alessandria, non obbligatorio, ma indispensabile per una programmazione seria ed adeguata ad una realtà urbana come quella di Alessandria, nonché per accedere a finanziamenti europei e così via. Il lavoro fin qui svolto internamente costituirà la base di indirizzi sui quali la consulenza esterna sarà sviluppata“.
Abbiamo anche parlato di concretezza e la prova arriva dal fatto che “è stata formalizzata la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare interno (che già operava seppure in modo meno strutturato) che avrà un duplice scopo. Innanzitutto svilupperà l’atto di indirizzo già da tempo in elaborazione, che conterrà gli indirizzi strategici dell’Amministrazione per la redazione dei due Piani. L’altro aspetto verterà sull’esame di alcune ipotesi di provvedimenti viabili la cui attuazione è necessaria in tempi brevi e che non possono essere posposti alla redazione dei Piani che richiederà diversi mesi di lavoro”.
Il fatto che solo ora si possa parlare concretamente del progetto è conseguenza delle “risorse economiche da destinare allo scopo ottenute ora dalla Regione. Avendone disponibilità, avremmo proceduto prima”.
Entro la fine del 2016 Alessandria avrà quindi una nuova idea di mobilità e viabilità sostenibile con, nel frattempo, passaggi intermedi di elaborazione e di proposta. Il tutto per aggiornare una situazione cittadina che nel tempo ha vissuto cambiamenti strutturali e di abitudini che dovevano necessariamente aggiornati.