9 Ottobre 2015
15:57
Tortona limita l’uso dell’acqua in altri due pozzi. Eni punta su un allarme vibro acustico per evitare nuovi furti all’oleodotto
TORTONA – Le analisi effettuate da Arpa a valle dell’area interessata dallo sversamento di idrocarburi dopo la seconda effrazione all’oleodotto Eni nel tortonese hanno evidenziato valori “oltre il limite consentito“. Ricevute le prime indicazioni sui campioni prelevati in località Cascina Riccarda, il Comune di Tortona venerdì, a titolo cautelativo, ha adottato un’ordinanza di limitazione dell’utilizzo dell’acqua per due pozzi della Cascina Ruggera. Impegnata a fronteggiare l’inquinamento causato dai due furti messi a segno nel giro di poche settimane, l’amministrazione tortonese giovedì ha anche incontrato i vertici Eni per capire come implementare il livello di sicurezza degli impianti per evitare nuove effrazioni. Furti aumentati soprattutto nell’ultimo periodo in tutta Italia, hanno evidenziato i dirigenti della società, pronti ad assumere delle guardie giurate per effettuare frequenti sopralluoghi nei punti maggiormente a rischio. Sempre la prossima settimana Eni avvierà un controllo straordinario sullo stato di conservazione dell’impianto, attraverso l’utilizzo di un sistema di ispezione interna con apposito robot (PIG), strumento che consente di misurare l’eventuale assottigliamento delle pareti delle condotte e/o eventuali danneggiamenti. I dirigenti della società si sono inoltre impegnati a istallare sulla tratta che interessa il territorio tortonese un innovativo sistema di sorveglianza vibro acustico che consente di rilevare i tentativi di effrazione e individuare con precisione il punto in cui tale effrazione è in corso. L’intervento, programmato in un primo momento per dicembre 2016 è stato, su sollecitazione dell’Amministrazione e del Settore Territorio e Ambiente di Tortona sarà anticipato a giugno 2016.