20 Ottobre 2015
22:00
Rc auto in Piemonte: i costi scendono di oltre il 15% in un anno. Alessandria seconda provincia più cara dopo Torino
PROVINCIA – Rc auto più leggera per gli automobilisti piemontesi. In base ai dati raccolti dall’Osservatorio di Facile.it, a settembre gli automobilisti piemontesi hanno speso in media per la polizza auto 459,76 euro. La cifra è scesa del 15,59% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ha oltretutto piazzato il Piemonte tra le regioni meno care d’Italia. La spesa degli automobilisti piemontesi è infatti inferiore alla media nazionale che, a settembre, ha toccato i 511,44 euro.
Il dato raccolto dal portale facile.it ha però un retrogusto amaro proprio per gli automobilisti della provincia. Alessandria, con un premio medio di 420,13 euro, è la seconda provincia più cara dopo Torino (la più cara in assoluto con i 495,92 euro di spesa media). Secondo l’Osservatorio di facile.it la provincia è oltretutto penalizzata dal calo più basso registrato in Piemonte negli ultimi dodici mesi, pari solo al -10,51% e quella meno toccata anche dalla flessione delle polizze negli ultimi sei mesi, scese solo del 3,6 %.
La provincia piemontese che da settembre 2014 a settembre 2015 ha visto scendere maggiormente i premi RC auto è invece Cuneo dove la riduzione è stata pari al 25,01%, con un premio medio di 373,98 euro. Hanno superato la soglia del risparmio annuale del 20% anche le province di Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, con cali rispettivamente del 22,25% e del 21,17%. Proprio Vercelli è la provincia piemontese dove a settembre si sono pagati i premi più bassi: la media è stata infatti di 338,98 euro.
Il quadro positivo dell’Rc auto in Piemonte potrebbe essere arricchito da un’ulteriore fonte di risparmio. La dematerializzazione del contrassegno, ha spiegato Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di www.facile.it, consente di tagliare costi compresi tra i 2 e i 3 euro a polizza. “Moltiplicando questo dato per il numero di contratti attivi nel Nord Italia per il solo settore auto, si arriva ad una cifra che si aggira attorno ai 50 milioni di euro. Complice anche la propensione degli assicurati a utilizzare sempre meglio gli strumenti di confronto, è ragionevole ipotizzare che queste risorse verranno reimpiegate dalle compagnie, almeno in buona parte, per attirare i clienti con tariffe sempre più vantaggiose“.