Autore Redazione
mercoledì
21 Ottobre 2015
22:00
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Politica

Così l’Interporto di Rivalta “rischia di diventare una cattedrale nel deserto”

Così l’Interporto di Rivalta “rischia di diventare una cattedrale nel deserto”

AGGIORNAMENTO ORE 08.10 – Presidio dalle 6 di lavoratori e delegati sindacali a Rivalta con una buona adesione: “per lo sciopero – ha commentato Raffaele Benedetto, segretario Filt Cgil – abbiamo una buona adesione, pari al 60% dei lavoratori. Noi saremo fino alle 10 davanti all’interporto. Poi avremo una convocazione per lunedì pomeriggio con i proprietari del sito. Questo per discutere della situazione lavorativa: noi teniamo ai 90 lavoratori e vogliamo che continuino a lavorare“.

Qui la questione è anche politica – ha spiegato Angelo Barrocu della Uil. Questo sito se continua questa perdita di clienti, diventerà una cattedrale nel deserto. Sono stati fatti investimenti ma il rischio è grosso. Se muore questo pezzo qua, che nel 2008 è stato in pratica l’unico ammortizzatore sociale quando c’era la crisi. Era l’unico posto in cui si assumeva mentre nel resto della provincia non si assumneva. Adesso la politica deve impegnarsi per trovare una soluzione.”

Si sta snaturando la logica della logistica – ha aggiunto Raffaele Benedetto – perché all’interno di questo sito già un po’ di aziende e di clienti sono andati via“.

 

RIVALTA SCRIVIA – I lavoratori dell’Interporto di Rivalta questo giovedì incrociano le braccia per scongiurare 90 licenziamenti. Come denunciato nei giorni scorsi dai sindacati, con la chiusura del magazzino di Leroy Merlin, a febbraio, verranno cancellati anche decine di posti di lavoro nelle cooperative addette a questa piattaforma logistica. Una “drammatica prospettiva” che ha spinto Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a dichiarare lo sciopero dei lavoratori per l’intera giornata di oggi e il presidio, al via già dalle 6 del mattino, davanti al polo della logistica del tortonese. 

Per 41 dipendenti dell’Interporto, i sindacati sono riusciti a scampare la procedura di mobilità con un periodo di in cassa integrazione straordinaria ed eventuali “contratti di solidarietà”. Per i 90 soci Lavoratori delle cooperative invece, il consorzio ha respinto la proposta di attivare contratti di solidarietà di “Tipo B”, unico ammortizzatore sociale disponibile.
Per ottenere un cambio di rotta da parte delle aziende, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno quindi chiamato a raccolta tutti i lavoratori sulla strada davanti l’ingresso dell’Interporto di Rivalta Scrivia per un presidio che durerà per l’intera giornata. Una giornata di sciopero, hanno sottolineato i sindacati, nata anche per sollecitare un intervento delle Istituzioni e di tutte le forze politiche per frenare il “drammatico declino” del comparto della logistica che, a Tortona fino a qualche anno fa, era l’unica ed immediata possibilità di accesso al mondo del lavoro.

 

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