Autore Redazione
giovedì
22 Ottobre 2015
22:00
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Cronaca - Alessandria

La sfida tra i maestri pastai esce dai confini di Alessandria per incoronare il miglior “raviolotto” della provincia

La sfida tra i maestri pastai esce dai confini di Alessandria per incoronare il miglior “raviolotto” della provincia

ALESSANDRIA – Alcuni lo chiamano agnolotto, altri raviolo. Per non fare un torto a nessuno, Slow Food, Camera di Commercio e il ristorante “Ai due buoi” di Alessandria hanno coniato il termine “raviolotto” per estendere oltre i confini del capoluogo la “sfida” tra i maestri della gustosissima pasta ripiena. Dopo il successo della prima edizione alessandrina, che aveva visto fronteggiarsi 8 gastronomi del capoluogo, il concorso ora metterà in gara i nove migliori “raviolotti” tra quelli prodotti ad Acqui Terme, Alessandria Frascheta, Casale, Gavi, Novi, Ovada, Tortona, Valenza e Val Curone.

Le paste di ravioli e agnolotti, cosi come il ripieno, sono simili ma difficilmente confondibili e spetterà a una giuria tecnica e una popolare scegliere il miglior “raviolotto” nel week end di San Baudolino. Sabato 7 novembre, dalle 20.15, tutti i giurati, coordinati dallo studioso della cucina alessandrina Luigino Bruni, si siederanno a tavola al ristorante “Ai due Buoi” in via Cavour 32 ad Alessandria e poi, assaggio dopo assaggio, daranno un voto a “speziatura” e “sapore” del ripieno, “spessore” della pasta, “sapore” del sugo e “piacevolezza” dell’agnolotto o del raviolo appena servito, senza ovviamente sapere da quale abile mano siano stati preparati. Alla fine, ponderati i voti della giuria popolare e di quella tecnica, composta dallo chef Andrea Ribaldone, dal giornalista Marco Bolasco, il musicista Gianni Coscia, dalla “donna del vino” Michela Marenco e dalla “donna dei fiori” Anna Rivera, verrà quindi individuato “sua maestà il raviolotto”.

Per far parte della giuria popolare basta prenotare un posto a tavola telefonando alla libreria Mondadori in via Trotti 58 (0131/261423) o al ristorante “I due Buoi” (0131/517171). Il costo per partecipare alla cena è di 25 euro  a persona e il consiglio è di affrettarsi a prenotare perché i posti sono limitati.

Per diventare veri esperti di “raviolotti” prima della gara serale, sabato 7 novembre alle 17, potrete anche partecipare al laboratorio organizzato da Slow Food alla buvette di Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo 21 ad Alessandria. Luigino Bruni e Anna Rivera dell’agriturismo “Lo Casale” vi sveleranno infatti tutti i segreti di questo piatto della tradizione piemontese e vi insegneranno anche come prepararlo. Al termine della lezione teorica e pratica, della durata di un’ora circa, si potranno poi gustare gli agnolotti accompagnati da un buon bicchiere di Barbera. Anche per il “Laboratorio del gusto dedicato al raviolotto”, che ha un costo di 15 euro a persona,  i posti sono limitati e occorre prenotare alla libreria Mondadori (0131/261423) o a La Tazza d’oro in via Bergamo 13 (0131/55758).

Anche chi non riuscirà a partecipare al laboratorio, o alla speciale cena-concorso potrà comunque assaggiare i migliori ravioli e agnolotti del territorio. Domenica 8 novembre il cortile della Camera di Commercio di Alessandria, in via Vochieri, dalle 12.30 ospiterà infatti una degustazione gratuita  prima della premiazione ufficiale dell’agnolotto o del raviolo primo classificato nella sfida del sabato sera, in programma poi alle 17.30.

In attesa di scoprire il quale sarà il “re raviolotto” della provincia, Luigino Bruni di Slow Food ci ha intanto spiegato qual è la  differenza tra agnolotto e raviolo.  [mp3 src=”luigino_bruni”]

Tatiana Gagliano

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