Autore Redazione
venerdì
23 Ottobre 2015
03:00
Condividi
Politica - Alessandria

“Nulla da nascondere”. Sulla nomina di un avvocato l’amministrazione di Alessandria replica al consigliere Locci

“Nulla da nascondere”. Sulla nomina di un avvocato l’amministrazione di Alessandria replica al consigliere Locci

ALESSANDRIA – Altro che parentopoli. Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Alessandria Rita Rossa in merito a una interpellanza del consigliere di minoranza Emanuele Locci, diventata anche un esposto alla procura della Repubblica. Motivo del contendere l’assegnazione di un incarico legale da parte della Giunta all’abogado (perchè ha ottenuto l’abilitazione in Spagna, ndr) Gianni Abrile. Secondo Locci si tratterebbe di un professionista che lavora nello stesso studio di un membro della giunta stessa, l’assessore Falleti. Una tesi subito smentita dallo stesso Falleti che dal sindaco. “L’avvocato Abrile non è nello stesso studio legale di Claudio Falleti” ha sottolineato Rita Rossa “si trovano solo nello stesso edificio. Non sono nè associati ne collaboratori.” “Abrile non è in società con me” ha precisato l’assessore Falleti “condividiamo solo lo stesso stabile.”

Il sindaco Rossa ha risposto anche all’altra rimostranza di Locci: aver scelto Gianni Abrile per l’incarico nel procedimento contro i quattro avvocati del Comune (per il riconoscimento dell’alta professionalità, ndr), in quanto marito di Luisella Quarati, una dirigente del Partito Democratico nonchè membro del consiglio di amministrazione della partecipata Costruire Insieme. “L’incarico gli è stato conferito nel giugno 2014 e si è concluso nel febbraio 2015, ben prima della nomina della moglie nel CDA di Costruire Insieme, avvenuta nell’aprile 2015” ha sottolineato Rita Rossa. “Non ci può essere correlazione e Falleti non era neanche presente durante la giunta dove è stato dato l’incarico ad Abrile. Inoltre l’allora segretario reggente Orietta Bocchio ha dato parere di regolarità. C’è un esplicito comportamento corretto dell’amministrazione, dal punto di vista delle date, degli impegni di spesa e anche della forma. Non abbiamo paura della trasparenza nè di tutti gli approfondimenti che saranno eventualmente chiesti. Non abbiamo nulla da nascondere. Non so se la stessa cosa può dirla il consigliere Locci” ha concluso Rita Rossa.

All’ipotesi ventilata da Locci su una presunta parcella di 30 mila euro assegnata allo stesso abogado Abrile l’amministrazione ha infine precisato che è stato previsto un impegno di spesa di 3 mila euro, al momento non ancora liquidato. Palazzo Rosso, infine, ha fatto sapere che si riserva di tutelare la propria onorabilità in tutte le sedi competenti.

Condividi