Novi, sul Teatro Marenco pochi attacchi tra i candidati sindaco: tutti d’accordo sul ruolo della cultura
NOVI LIGURE – Molto fair play e pochi attacchi diretti nel secondo confronto tra i sei candidati a sindaco di Novi avvenuto giovedì al Teatro Marenco, dedicato proprio alla valorizzazione della cultura in città per i prossimi 5 anni.
Il candidato del centrosinistra Rocchino Muliere ha sottolineato la necessità di investire più di 50 mila euro come è stato invece fatto nell’ultimo bilancio, coinvolgendo le aziende del territorio e integrando la gestione del Marenco col Teatro Giacometti. L’ex primo cittadino ha anche ipotizzato che il consueto concerto di Natale possa essere ospitato proprio al Marenco. “Occorre stanziare risorse sul piano triennale, creare una rete tra strutture culturali della città” ha concluso Muliere, ricordando i 400 mila euro investiti nella sua amministrazione.
Il candidato della Lega e di alcune liste civiche Giacomo Perocchio ha rimarcato le difficoltà nel programmare la stagione nel recente passato: “50 mila euro erano pochi ma ne abbiamo dovuti accantonare 250 mila, c’erano partite contabili non chiuse per i lavori derivanti dagli anni precedenti. C’è stato un lavoro burocratico e contabile di difficile risoluzione, è stato un grandissimo risultato. In futuro dovremo cercare di trovare più risorse, cercando anche nuovi soci per la Fondazione e sfruttando i bandi europei e delle fondazioni bancarie”.
La candidata di Forza Italia e Fratelli d’Italia Maria Rosa Porta ha definito il Marenco “cuore pulsante di Novi, una città ormai museo a cielo aperto e dal passato glorioso, inserito in una rete culturale diffusa di eccellenze”. Secondo Porta occorrerebbe sfruttare le risorse del Pnrr per partecipare a dei bandi (“Non so se è stato fatto in precedenza” ha detto Porta) e intraprendere nuove politiche energetiche per il teatro e gli altri edifici.
Lucia Zippo, del Movimento 5 Stelle, ha auspicato una offerta culturale più parcellizzata, che coinvolga anche i più giovani, magari con un genere nuovo come quello della stand up comedy, parlando anche del concetto di “teatro diffuso“. Ovada, ma anche Sarzana ed Edimburgo le città citate, vicine e lontane, dalle quali prendere esempio per fare cultura. Secondo Zippo, inoltre, fare abbonamenti non basta. Tra i nomi per possibili nuovi spettacoli da contattare lo storico dell’arte Tomaso Montanari oltre a Neri Marcorè.
Marco Barbagelata, candidato del Terzo Polo, oltre a rimarcare l’importante del teatro per il contesto sociale novese ha sottolineato la necessità di inserirlo in un progetto turistico per cercare di contenere i costi. “Sia uno spazio sempre aperto alle tante realtà, Novi è ormai diventata città dei Teatri, dal Marenco al Giacometti, un patrimonio che va condiviso e coordinato”.
Infine Fabio Garaventa, candidato della lista Polis, ha precisato che la gestione del teatro è un argomento per il quale occorre fare i complimenti alle precedenti amministrazioni cittadine. Secondo Garaventa sarebbe auspicabile organizzare una serata col professor Barbero dedicata alla storia di Novi. “Sul teatro non deve mai mancare il sostegno dell’amministrazione, occorre fare tutti gli sforzi possibili” ha concluso, citando anche la possibilità di promuovere la cosiddetta “lira novese”, come prevede anche una legge dello Stato.