Autore Redazione
mercoledì
4 Novembre 2015
14:02
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Cronaca

In Val Curone una nuova vasca per la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico

In Val Curone una nuova vasca per la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico

FABBRICA CURONE – Nei giorni scorsi il Presidente e il Direttore dell’ato6, congiuntamente con funzionari della Regione  Piemonte,  il Commissario della Comunità Montana Val Curone, e il  Sindaco del Comune di Fabbrica Curone  hanno  eseguito un sopralluogo presso la vasca di accumulo e  decantazione (di  una capienza  utile di 1400 mc), realizzata da Gestione Acqua spa in Località Salogni.

L’infrastruttura, il cui costo è stato di circa 450.000 € (congiuntamente ai lavori sull’impianto di filtrazione a valle  della  vasca,  dimensionati per una portata di  120 mc/h) assicurerà una riserva  idrica  di  12-15  ore  e  garantirà  una  prima  fase  di  decantazione,  consentendo  quindi  di  innalzare  il  valore-soglia  di torbidità.  Gli  ingressi dalle opere di presa sono automatizzati  e  monitorati  tramite torbidimetri, in  base a delle soglie di chiusura/apertura  vengono  gestite  le  valvole  motorizzate  in  ingresso  e  scarico.  La  vasca  ha  comunque funzione di decantazione, grazie alla sua conformazione allungata, che porta l’acqua a seguire un percorso di circa 80 m, dove tende naturalmente a perdere una parte del carico torbido.

A valle della vasca di accumulo e decantazione è stato realizzato l’impianto di filtrazione costituito da 4 filtri in pressione a letto multistrato (sabbia, pirulosite ed antracite), dimensionati per una portata di 120 mc/h, con  punte di funzionamento da 160 mc/h. Tutto il funzionamento avviene per caduta, con una notevole riduzione dei  costi  di  filtrazione.  L’impianto  è  totalmente  automatizzato.  Il  costo  del  nuovo  impianto  è  stato  di  circa  210.000 €.

La messa in esercizio dell’infrastruttura –  ha sottolineato  Lino  Rava,  Presidente  dell’A.ato6  – rappresenta un ulteriore passo verso l’efficentamento complessivo del sistema che più volte negli scorsi anni ha presentato criticità. Questo intervento, congiuntamente ad altri,  già programmati e di prossima realizzazione (Brignano e Pozzolgroppo), garantiranno la messa in sicurezza dell’approvvigionamento  idrico  dell’intera  Val  Curone  che,  a  causa  del  sottodimensionamento  delle  infrastrutture e della loro vetustà, non era in grado di affrontare le problematiche determinate dagli eventi di  pioggia,  responsabili  dell’innalzamento  dei  valori  di  torbidità  della  risorsa  acqua Tale  torbidità  comportava  la  chiusura  automatica  degli  ingressi  all’impianto,  causando un notevole disagio alla popolazione”.

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