11 Novembre 2015
07:45
Al Vivaldi omaggio in musica all’ex direttore del Conservatorio Carlo Mosso
ALESSANDRIA – Per la rassegna Aspettando i Mercoledi del Conservatorio, in programma, questo pomeriggio (mercoledi 11 novembre) all’Auditorium Pittaluga di via Parma, un concerto omaggio a Carlo Mosso con Giorgio Vercillo al pianoforte e la partecipazione di Giovanni Cestino alla chitarra.
Carlo Mosso (La Seyne sur Mer, 1931 – Alessandria, 1995) ha trascorso i primi anni in Francia e nel 1943 Mosso rientra in Italia e si stabilisce a Bra fino al 1961/2. Giovanissimo, insieme ad amici, fonda una rivista: “La Zizzola”. Mosso cura l’aspetto culturale in ogni sua forma, in particolare quella musicale.
Gli amici di Bra lo ricordano un ragazzo colto, orgoglioso, parsimonioso nel raccontare se stesso, ma grande ascoltatore. In questo periodo inizia a frequentare il conservatorio a Torino
Mosso si trasferisce a Torino, dove frequenta il Conservatorio sotto la guida di Felice Quaranta, Luigi Peracchio e Massimo Mila. Si diploma in canto corale nel 1959. E’ stato uno dei musicisti più brillanti ed operosi diplomatisi a questa scuola, uno dei più apprezzati nell’ambiente musicale torinese negli anni del “Circolo Toscanini” e dei “Solisti di Torino”. Mosso fa parte del “Circolo Toscanini” e conosce i “Solisti di Torino”: Moffa, Lessona, Gatti, Forte, i quali eseguono le sue composizioni in ogni tournée, sino al tragico incidente aereo di ritorno dall’estero dove persero la vita.
Carlo Mosso fu elemento di punta nell’ambiente musicale torinese fino agli anni ’70, conoscendone i più imporanti personaggi: Mario Rossi (direttore d’orchestra), Rocca, Ferrari, Dalla Piccola.
Tramite Mila, Mosso conosce Malipiero, con il quale si instaura un rapporto di stima e di amicizia. Si incontrarono spesso, sia a Venezia città nella quale Malipiero era direttore del conservatorio, sia ad Asolo.
(Esiste un’epistolario tra Mosso e Malipiero). La musica per organo è stata eseguita in prima assoluta da Roberto Cognazzo, quelle per chitarra da Angelo Gilardino. In qualità di musicologo lavorò in redazione e firmò svariate voci per l’enciclopedia “La Musica”.
Negli anni ’70 si trasferì ad Alessandria e fino al 1985 fu direttore del Conservatorio, poi ebbe la cattedra del corso Superiore di Composizione che tenne fino alla morte nel 1995.
L’ingresso è libero