13 Novembre 2015
17:05
Bellavita: i sindacati sollecitano la politica per evitare “una cattedrale nel deserto”
ALESSANDRIA, SABATO 14 NOVEMBRE – Questa mattina i sindacati, Cgil e Uil, hanno incontrato i 24 lavoratori della Wellness Age srl del centro Bellavita di Spinetta. Un confronto per analizzare le ripercussioni dopo la messa in liquidazione dell’azienda madre Coopsette, e per discutere del ritardo nel pagamento degli stipendi di ottobre (il saldo doveva avvenire il 10 ma la settimana prossima ci sarà un anticipo e poi il 23 novembre ci sarà un incontro per definire il saldo ndr). Come spiegato da Rosario Trupia, Uiltucs, il confronto ha evidenziato la regolarità dei servizi erogati e la loro continuità anche nei prossimi giorni: “i lavoratori anche oggi sono tutti al lavoro regolarmente e non ci saranno disservizi. Tutta la gestione del wellness la garantiscono al 100% nonostante l’erogazione in ritardo degli stipendi perché sono a conoscenza della situazione vissuta dall’azienda madre e cioè Coopsette. Siamo in attesa che il liquidatore decida come procedere con i vari rami d’azienda tra cui la Wellness e la dirigenza della Srl ha detto che mira a risolvere ogni cosa velocemente proprio per evitare disservizi. I lavoratori sono molto responsabili e comprendono la situazione. Da questo punto di vista quindi non ci sono stati problemi. Chiaramente loro vogliono la più alta attenzione”.
Una attenzione che, reclamano anche i sindacati sul fronte politico: “al mondo politico chiediamo di parlare, di partecipare, di proporre. Il flusso di persone all’interno di quel complesso è enorme e l’impatto è notevole, quindi non può essere sottovalutata la questione. La politica serve anche come aiuto in questo momento per tranquillizzare le persone che fruiscono dei servizi e anche per analizzare con consapevolezza l’impatto economico su una città già sofferente sarebbe notevole. Noi speriamo che questa situazione si risolva entro novembre ma comunque una attenzione, anche a livello politico deve rimanere. Anche le realtà che sono lì, come Rosso Pomodoro, il cinema, l’albergo devono essere interessate.”
Sulla stessa linea anche Marco Sali della Cgil: “questo territorio sta vivendo e ha vissuto una deindustrializzazione troppo profonda, nel silenzio assordante di tutte le parti politiche del territorio. Non possiamo permetterci di perdere pezzi di produzione e di lavoro come in passato. Nella peggiore delle ipotesi se il Centro Bellavita si andasse a svuotare perché non si riesce a traghettare verso nuove cordate imprenditoriali e non gli si dà prospettiva noi avremmo una cattedrale nel deserto che stonerebbe con tutto il territorio. Una cosa assolutamente vergognosa se dovesse accadere. Per questo la politica deve muoversi non solo per i lavoratori ma anche per salvaguardare il territorio“.
La preoccupazione rispetto alla vicenda è quindi alta: “noi siamo molto preoccupati – ha aggiunto Marco Sali – perché Coopsette, che possiede Wellness Age, è in liquidazione coatta e quindi è chiaro che si debba arrivare entro fine anno alla decisione sul futuro dell’azienda. Tutti, liquidatore compreso, stanno lavorando per traghettare l’azienda nelle mani di qualche altro soggetto che possa continuare l’attività. A quel punto andremo a discutere e faremo in modo che vengano salvaguardati i livelli occupazionali di tutti i 24 lavoratori“.
Intanto è stato nominato un rappresentante sindacale aziendale che parteciperà agli incontri con la dirigenza con cui è fissato già un incontro del 23 tra sindacati e dirigenza del Wellnes Age srl, incontro che potrebbe comunque essere già anticipato alla prossima settimana.
NOTIZIA VENERDI’ – Questo pomeriggio i sindacati hanno incontrato la dirigenza del centro benessere-palestra Wellness Age srl del centro Bellavita di Spinetta Marengo, emanazione della Coopsette, oggi in liquidazione. Un confronto avviato per capire come evolverà una situazione delicata che, comprensibilmente, preoccupa innanzitutto i lavoratori.
Proprio su questo primo aspetto si sono concentrate le attenzioni delle parti sociali che hanno già programmato una serie di altre tappe focalizzate sul destino di Coopsette. “Sappiamo – ha spiegato Rosario Trupia, Uiltucs – che questa cooperativa è in mano al liquidatore e che, al momento, sulla Wellness Age non sono state prese decisioni. Abbiamo iniziato a incontrare, insieme alla Cigl, l’azienda per conoscere le intenzioni future, definendo una serie di appuntamenti. La prima emergenza di cui dovevamo occuparci però era lo stipendio di ottobre. in questo senso abbiamo avuto la garanzia che verrà pagato. La dirigenza ha spiegato che lo stipendio verrà versato la prossima settimana e il ritardo è comunque contenuto visto che di solito il pagamento veniva saldato il 10 di ogni mese” .
Definito il capitolo stipendio si aprono gli interrogativi sul futuro e su questo tema i sindacati si stanno muovendo: “al momento la situazione è meno devastante di come sembrava inizialmente, in attesa di avere dati e intenzioni rispetto al futuro“.
La Wellness age si occupa della parte che riguarda il Bellavita e quindi le piscine, la palestra, le saune e l’ambito legato alla bellezza. Quindi la vicenda interessa i lavoratori ma anche i tanti utenti che frequentano la struttura che, ha spiegato ancora Rosario Trupia, continuerà a erogare regolarmente i servizi: “insieme all’azienda abbiamo parlato proprio di questo. Al momento non ci sono problemi e i servizi verranno erogati. posso confermare che tutti i lavoratori della Wellness sono al loro posto. Noi abbiamo chiesto un contatto costante con l’azienda proprio per evitare qualsiasi tipo di impatto con l’utenza che viene qui”.
Sabato, dalle 9.30, l’assemblea con i lavoratori tornerà su questi temi e poi si discuterà delle prospettive future, legate comunque all’evoluzione di Coopsette.