Autore Redazione
venerdì
25 Agosto 2023
05:15
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Vivere il Pavese - Pavia

Morto il grande fotogiornalista Fusar Imperatore: aveva scelto di vivere in Lomellina

Morto il grande fotogiornalista Fusar Imperatore: aveva scelto di vivere in Lomellina

LOMBARDIA – Il fotografo Evaristo Fusar Imperatore, uno dei grandi protagonisti del fotogiornalismo italiano, che per mezzo secolo ha girato il mondo per documentare i maggiori eventi e i grandi protagonisti internazionali, è morto nella notte tra domenica e lunedì all’età di 89 anni. Nato a Milano il 13 marzo 1934, aveva scelto di vivere in Lomellina, dove aveva casa a Ottobiano (Pavia).

Dopo aver conseguito il diploma magistrale, Evaristo Fusar Imperatore ha iniziato il lavoro di fotoreporter nel 1953 presso l’agenzia Interpix, realizzando reportage in tutta Europa, in particolare da Parigi, Londra e Madrid, collaborando con il settimanale “Settimo Giorno”. Nell’ottobre del 1960 venne assunto a “L’Europeo”: fino al 1967 fu inviato per il settimanale, documentando i maggiori avvenimenti mondiali. In quello stessi periodo è anche sul set di Luchino Visconti per “Il Gattopardo”, di Michelangelo Antonioni per “Deserto Rosso”, di Federico Fellini per “Giulietta degli Spiriti”, poi con Pietro Germi e Mario Monicelli.

Nel 1967 Fusar Imperatore passò al settimanale “La Domenica del Corriere”e fotografò i luoghi e gli avvenimenti in ogni angolo della Terra: dalla Siberia all’Australia, al Sud Africa, alle Americhe; ritrasse le star di Hollywood come John Ford, Rita Hayworth, Groucho Marx, Zsa Zsa Gabor, Bing Crosby, Clint Eastwood. Superato il traguardo delle 100 copertine della “Domenica del Corriere”, nel 1986 passò alla redazione di “Capital” e tre anni più tardi tornò libero professionista.

Le sue fotografie sono apparse nelle principali riviste e quotidiani italiani e stranieri. Nominato Cavaliere della Repubblica nel 1974, nel 1978 gli era stata conferita la Medaglia d’oro di Benemerenza della Città di Milano.

Nel 1964 Fusar Imperatore ha esposto alla Galleria Gianferrari di Milano e nel 1978 è stato il primo fotografo italiano dopo Henri Cartier-Bresson e Werner Bischof al quale la Permanente di Milano dedicò una mostra personale. Nel 1986 è stato presente in alcune importanti gallerie italiane con una mostra itinerante sulla Francia degli anni sessanta sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. Nel 1988 espose alla Galleria d’Arte Cafiso di Milano i suoi “Fusarbolli”. Nel dicembre 1994 la Galleria Il Diaframma Kodak Cultura di Milano gli dedicò una personale sul cinema. Nel 2006 partecipò alla mostra “I maestri della Fotografia” al Guggenheim di Venezia.

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