Autore Redazione
mercoledì
30 Agosto 2023
20:34
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Cronaca - Alessandria

L’appello di Cisl Alessandria: “Sospendere il blocco degli euro 5 in Piemonte”

L’appello di Cisl Alessandria: “Sospendere il blocco degli euro 5 in Piemonte”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il sindacato Cisl delle province di Alessandria e Asti ha invocato la sospensione del blocco alla circolazione degli euro 5 diesel in Piemonte, un divieto che dovrebbe scattare dal 15 settembre ma sul quale proprio oggi è iniziata una interlocuzione tra il Governo, coi Ministeri competenti, e la stessa Regione Piemonte. 

“L’imminente blocco dei veicoli diesel Euro 5 nella regione Piemonte, programmato per il prossimo 15 settembre, sta sollevando legittime preoccupazioni anche nelle province di Alessandria e Asti riguardo alle possibili ripercussioni, in particolare sulle fasce più fragili della popolazione” ha sottolineato il sindacato “le famiglie che già stanno facendo i conti con difficoltà nell’affrontare le spese mensili, aggravate dall’aumento dell’inflazione e dalle crescenti bollette, rischiano di trovarsi ulteriormente in difficoltà. In questo scenario, in cui i salari risultano evidentemente compressi, diventa imperativo mettere in atto misure di supporto significative prima di attuare tale restrizione. Affinché queste misure possano essere efficaci, appare essenziale fornire un adeguato sostegno finanziario. Di conseguenza, sarebbe auspicabile che, come già richiesto dalla Cisl Piemonte, la Regione promuova un tavolo di discussione coinvolgendo attivamente i rappresentanti delle parti sociali. L’obiettivo primario consiste nel prevenire l’escalation delle tensioni già esistenti e nell’evitare il rischio di conflitti sociali”. 

“La Cisl, che da sempre si impegna attivamente nella salvaguardia della salute dei cittadini, riconosce indubbiamente l’importanza delle iniziative volte a ridurre l’inquinamento e a contrastare i mutamenti climatici. Tuttavia, è altrettanto importante sottolineare che la politica è chiamata a valutare con attenzione le implicazioni sociali di tali azioni. Le conseguenze, in questo caso, avranno un impatto significativo per i bilanci delle famiglie. L’argomentazione basata sul “ce lo chiede l’Europa” non può costituire un alibi, né l’unica prospettiva. Occorre tenere conto almeno di un altro aspetto: l’accompagnamento nella transizione. Diventa perciò essenziale prevedere adeguati incentivi, ad esempio attraverso programmi di rottamazione dei veicoli più datati, al fine di agevolare il passaggio a mezzi più ecologici e sostenibili. Parimenti, è essenziale sviluppare una politica di rafforzamento del trasporto pubblico a livello locale. Ciò potrebbe comportare interventi mirati a contenere i costi dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari, al fine di rendere il trasporto pubblico un’alternativa allettante rispetto all’utilizzo dei veicoli privati. Nel frattempo occorre però sospendere il blocco degli euro 5. La responsabilità di decidere come e dove investire le risorse ricade sulla politica, che deve bilanciare gli obiettivi ambientali con le conseguenze sociali. In tal senso, raggiungere un equilibrio tra le esigenze ecologiche e quelle sociali rappresenta un passo fondamentale per garantire una transizione sostenibile per tutti i cittadini”. 

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