Autore Redazione
sabato
2 Settembre 2023
11:36
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Cronaca - Alessandria

Separata dai genitori nella traversata del Mediterraneo e trattenuta da una donna immigrata ad Alessandria: la storia di Aisha

Separata dai genitori nella traversata del Mediterraneo e trattenuta da una donna immigrata ad Alessandria: la storia di Aisha

ALESSANDRIA – I Carabinieri di Alessandria l’hanno chiamata “Aisha“, un nome di fantasia ispirato dalla canzone di Antonello Venditti “Che fantastica storia è la vita”. Grazie alla professionalità dei militari del capoluogo e dei colleghi delle Marche la piccola ivoriana di appena due mesi riabbraccerà la sua famiglia. Il dramma della separazione dalla madre e dal padre era avvenuto durante uno dei tanti “viaggi della speranza”, su un barcone partito da Tunisi e diretto in Italia.

Dopo la collisione del mezzo con un’altra imbarcazione gli scafisti avevano deciso di disfarsi di alcune persone tra cui Aisha, finita in quei momenti di paura e confusione tra le braccia di un’altra donna. A quel punto le strade di questa famiglia ivoriana si separano: da una parte i genitori, salvati da una Ong e arrivati in Italia con l’altra figlia più grande, di 2 anni, e dall’altra parte Aisha, tornata a Tunisi su una imbarcazione di fortuna e poi ripartita sempre a bordo di un altro barcone ma insieme a questa 31enne guineana. Una volta sbarcata a Lampedusa, la donna ha raccontato di essere la madre della piccola, dando false generalità, per poi essere trasferita ad Alessandria, in un alloggio in corso Carlo Marx.

Prima di ripartire per la Francia, però, la 31enne era riuscita a contattare i genitori naturali della bimba, chiedendo il pagamento di una cifra a titolo di “risarcimento” per poterla riconsegnare a loro. La madre e il padre di Aisha, arrivati nella provincia di Fermo, avevano subito allertato i Carabinieri di Montegranaro sulla loro vicenda e hanno subito denunciato tutto ai Carabinieri del luogo. La sinergia e la professionalità dei militari marchigiani e alessandrini ha consentito di ricostruire la vicenda.

La 31enne è stata arrestata: ora si trova in carcere a Vercelli e dovrà rispondere di sequestro di persona a scopo di estorsione. La bimba, fino a quel momento comunque curata e ben tenuta dalla 31enne, è stata inizialmente affidata al Cissaca e poi a un centro di accoglienza specifico del capoluogo. Tra qualche giorno potrà riabbracciare i genitori e la sorellina, una volta che saranno espletate tutte le procedure di legge: il Tribunale dei Minori di Torino ordinerà in tempi brevi l’esame del dna per l’accertamento della parentela. Già lunedì 4 settembre è stata fissata l’udienza.

“La risposta dei Carabinieri” ha sottolineato il Tenente Colonnello Giuseppe Di Fonzo, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Alessandria “ha dato prova di professionalità, competenza, dedizione, senso civico e umanità”. 

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