Prezzi dei supermercati alle stelle: la classifica dei più convenienti in provincia di Alessandria

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Chi va a fare la spesa lo sa, riempire il carrello è diventata un’agonia. Anzi, parlare di carrelli pieni ormai è un azzardo perché per farlo occorre spendere cifre sempre più esagerate. Non servono i numeri per capirlo ma di certo possono aiutare a comprendere una situazione sempre più complicata per i consumatori. Altroconsumo nella sua consueta indagine ha scattato una fotografia che certifica l’impennata dei prezzi da cui ormai non si sottraggono nemmeno più i discount. Gran parte di questi ultimi ha aumentato i prezzi più di quanto abbiano fatto super e iper. A livello nazionale spiccano per le percentuali più alte Aldi, Todis ed Eurospin, a + 18% e + 17%. In generale però tutte le 35 catene analizzate hanno aumentato di molto i prezzi rispetto all’anno prima, del 12,6% in media (a marzo 2023 rispetto a marzo 2022). Molto più di quanto non avessero già fatto nel 2022 rispetto al 2021, quando la crescita era stata del 2,6%. I restyling dei supermercati hanno finito per essere quindi solo fumo negli occhi per addolcire gli sguardi dei cittadini che oggi sono costretti a guardare anche i centesimi per mantenere imbandite le tavole a casa.

A livello locale le città più convenienti sono Vicenza, Venezia, Rovigo, Cremona, Verona, Mantova, Modena e Padova. In provincia di Alessandria il supermercato considerato più economico è il Galassia del Cristo. Al secondo posto l’Iper di Serravalle, al terzo quello di Tortona. Il risparmio massimo ad Alessandria è in media di 418 € (quanto si può risparmiare all’anno
andando nel punto vendita primo in classifica, cioè il meno caro visitato, anziché nell’ultimo, il più caro visitato).

 I SUPERMERCATI PIU’ ECONOMICI AD ALESSANDRIA

Le rilevazioni di Altroconsumo sono state realizzate senza preavviso. I rilevatori hanno registrato i prezzi di 1.203 punti vendita selezionati sulla base di criteri che ne garantiscono la rappresentatività sul territorio. Per ognuna delle 125 categorie di prodotto considerate (le più acquistate secondo l’Istat) sono stati registrati i prezzi, promozioni incluse, di tutti i prodotti in vendita, ma solo se presenti a scaffale. Questo ha permesso di ricostruire l’esperienza di acquisto, dato che l’indisponibilità di un prodotto potenzialmente conveniente limita le possibilità di risparmio.
L’INDICE 100
I prezzi sono stati elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni. È stato ottenuto così un indice su base 100, che misura il posizionamento di prezzo di insegne e punti vendita, a livello nazionale e
locale, rispetto alla loro piazza competitiva. . Se l’indice è 110, per esempio, significa che i prezzi sono del 10% più cari rispetto all’insegna più economica che ha, appunto, indice 100.
LE CLASSIFICHE PER CITTÀ
Nelle tabelle delle 67 città trovate la classifica degli iper e dei super più competitivi per una spesa con prodotti di marca. Il “Risparmio massimo in città” indica quanto si può risparmiare all’anno
andando nel punto vendita primo in classifica (il meno caro visitato) invece che nell’ultimo (il più caro visitato). La differenza di spesa tra i due è calcolata traducendo gli indici su base 100 in spesa annua (per farlo abbiamo considerato la spesa media annua delle famiglie italiane al super, nel 2021 pari a 6.780 euro secondo l’Istat)

Foto di Martijn Baudoin su Unsplash