24 Ottobre 2023
11:04
“È ora di tornare al porta a porta vero”: Amag Ambiente vuole accelerare
ALESSANDRIA – Al quartiere Cristo ad Alessandria, lunedì sera, il Presidente di Amag Ambiente, Paolo Borbon, ha spiegato ai cittadini e all’associazione Alessandria Sud, come verranno gestiti i rifiuti prossimamente. L’azienda infatti vuole tornare a rendere effettivo il ‘porta a porta’, il sistema di raccolta già attivo, in teoria al Cristo e in centro città ma di fatto svilito per una serie di fattori. Alessandria è infatti il peggior comune per percentuale di differenziata, appena sopra il 44%, con il rischio che a breve possano scattare le sanzioni regionali.
“Amag Ambiente ha completato il progetto del ‘porta a porta ‘per tutta la città e ha consegnato il documento al Comune – ha spiegato Borbon. Ora occorrerà fare la gara e poi speriamo di procedere“. Le prime azioni già annunciate prevedono di togliere i cassonetti dalla zona industriale. “Quella è un’area dove sistematicamente si conferiscono rifiuti di ogni tipo e provvederemo a consegnare i cassonetti alle singole aziende per evitare conferimenti estranei e abbattere il degrado“, ha continuato Borbon, che per il Cristo ha annunciato l’applicazione effettiva del sistema di raccolta ‘porta a porta’. “Abbiamo annunciato che vogliamo ripartire con i controlli dopo una massiccia campagna di informazione“, poi però scatteranno le sanzioni. “Vogliamo scrivere a tutti gli amministratori che partiremo con i controlli: se per due volte il rifiuto conferito non sarà corretto non lo raccoglieremo più. È ovvio che non lasceremo i rifiuti ma passeremo per il ritiro accollando i costi al condominio, pari alle ore di lavoro delle persone e dei mezzi coinvolti“.
Il sistema ‘porta a porta’ è l’unica soluzione per la grave arretratezza accumulata nel tempo da Alessandria, ha aggiunto l’assessore Enrico Mazzoni. “Il Comune vuole andare in quella direzione per risolvere i conferimenti sbagliati e gli abbandoni che stiamo vedendo in città. Basti pensare che nel corso di quest’anno delle 580 sanzioni elevate dagli ispettori ambientali oltre 300 riguardano proprio i rifiuti“. Come ha sottolineato Mazzoni poi, il Cristo, quando il ‘porta a porta’ era reale, aveva raggiunto una quota del 70% di differenziata, dimostrando sensibilità e attenzione. Il disegno illustrato da Borbon ieri quindi è stato accolto “bene” ha aggiunto il presidente. “Questo perché oggi molte persone, approfittano di quartieri meno centrali, come il Cristo, per portare da fuori i loro rifiuti, aumentando gli abbandoni indiscriminati e il degrado“.
La probabile futura applicazione effettiva del sistema ‘porta a porta’ non dovrebbe comportare costi maggiori, ha concluso Borbon. “Il maggior costo del servizio dovrebbe essere assorbito da una quantità minore di rifiuto in discarica oltre che dalla sua qualità“. “Non solo – conclude Borbon – il Piemonte obbliga ad arrivare a certe quote di differenziata e noi attualmente produciamo 300 chili di rifiuti pro capite all’anno mentre dovremmo produrne 115. Questo significa che prima o poi scatteranno le sanzioni oltre ai maggiori costi in prospettiva per l’esaurimento della discarica di Solero con la necessità di smaltire altrove e più lontano, aspetto ulteriore che influirà sui costi“. Il ‘porta a porta’ quindi, è l’unica strada per non far lievitare le spese dei cittadini e risolvere potenzialmente l’annoso problema degli abbandoni e del degrado che ne deriva.