Autore Redazione
lunedì
30 Novembre 2015
07:30
Condividi
Community Gold

Ameglio (CIA): “Chi paragona la carne rossa piemontese ai wurstel non ha capito niente!”

Ameglio (CIA): “Chi paragona la carne rossa piemontese ai wurstel non ha capito niente!”

CORRIEREAL – “La vera soluzione per affrontare il futuro nel nostro settore si chiama aggregazione, e reti d’impresa per muoversi su mercati ampi. Posto che, fino a prova contraria,l’agricoltura rimane attività essenziale per tutte le economie del pianeta, e quindi si tratta di evolvere, ma sempre da protagonisti”. 

Gian Piero Ameglio, presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Alessandria, ma prima ancora coltivatore e allevatore (“di vacche di pura razza piemontese, mi piace ripeterlo sempre”) ha un sorriso aperto di una simpatia contagiosa, soprattutto quando parla del suo lavoro che, lo capisci subito, coincide con la sua passione. “La terra devi sentirla, devi averla nel sangue, come le stalle: un’ora fa ero ancora là, tra le mie bestie. Poi una rapida doccia e via per gli impegni sul territorio, consapevole che i problemi di chi lavora nel nostro settore sono enormi, e che miracoli non ne facciamo: ma il massimo dell’impegno è doveroso mettercelo sempre”). E allora abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, con il presidente della CIA alessandrina: le recenti polemiche sul rischio cancro per i consumatori di carne, il ‘caos’ nel mondo del latte, gli agricoltori (in particolare quelle delle aree svantaggiate, collina e montagna, ma non solo loro) che sono costretti ai ‘salti mortali’ per sopravvivere, tra tasse e materie prime sottoposte sul mercato a veri e propri ‘cartelli’. Eppure per Ameglio quello dell’agricoltore/allevatore rimane il mestiere più bello del mondo, e ci spiega perché. (L’intervista completa QUI)

Condividi