Cronaca - Alessandria

100 anni dell’Albo degli Ingegneri: inaugurata una mostra nel Palazzo Comunale di Alessandria

ALESSANDRIA – Questo martedì è stata inaugurata al primo piano del Palazzo Comunale di Alessandria una mostra promossa dal Consiglio dell’Ordine Ingegneri di Alessandria dedicata ai 100 anni dell’istituzione dell’Albo. Sarà aperta al pubblico fino al 9 novembre, con accesso libero negli orari di apertura del Palazzo Municipale. Lunedì 13 novembre verrà trasferita a Palazzo Ghilini, sede della Provincia di Alessandria, e proseguirà nella sua interezza fino a martedì 14 novembre.

Proprio quel giorno nella Sala della Prefettura a partire dalle 17.45, si svolgerà, dopo una “lectio” del Prof Renato Balduzzi, professore di diritto Costituzionale e già Ministro della Repubblica, la premiazione degli Ingegneri che hanno raggiunto il prestigioso traguardo dei 50 e 60 anni di attività. La giornata vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, il presidente della Provincia Enrico Bussalino, il Prefetto di Alessandria Alessandra Vinciguerra e Renato Balduzzi. Sarà un’occasione per restituire valore sociale al professionista, ma soprattutto per consolidare le collaborazioni tra gli Enti Pubblici per poter lavorare in maniera sinergica sulle tematiche attuali e future.

Sono passati cento anni dalla nascita dell’Ordine degli Ingegneri, un Ente Pubblico ci tengo a precisare, afferma Marco Colombo, Presidente dell’Ordine di Alessandria –  e citando testualmente il Presidente Nazionale Domenico Perrini, possiamo dire con certezza che le ragioni che portarono alla sua nascita rimangono ancora perfettamente valide. L’Albo, infatti, fu creato essenzialmente con due obiettivi: da un lato tutelare i cittadini, garantendo loro che la progettazione e la realizzazione delle opere fossero eseguite da tecnici competenti, dall’altro tutelare il titolo di Ingegnere, in un’epoca in cui anche chi ne era sprovvisto poteva esercitare determinate attività, con i rischi conseguenti. Naturalmente in questi cento anni molte cose sono cambiate e si sono evolute. Oggi la nostra categoria, grazie all’intensa attività dei suoi organi di rappresentanza (Consiglio Nazionale, Ordini territoriali e Federazioni regionali), è in grado di esercitare il ruolo di vera e propria forza sociale. Oggi l’Albo è sostenuto da circa 250mila ingegneri che hanno idee, competenze e capacità per dire la loro sul futuro del nostro Paese”.

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