22 Novembre 2023
05:00
Qualità della vita: la classifica di Italia Oggi “boccia” la provincia di Alessandria
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – È Bolzano la provincia italiana dove “si vive meglio” secondo la classifica sulla “Qualità della vita 2023” elaborata da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. La ricerca premia anche due metropoli italiane, Milano e Bologna, rispettivamente al secondo e al terzo posto, e anche in questa 25esima edizione evidenzia una “frattura” tra province del Centro-Nord e del Sud Italia, collocando buona parte dei territori del Mezzogiorno in coda alla classifica, chiusa al 107° posto da Crotone.
Per quanto riguarda il Piemonte è Cuneo la provincia dove si “vive meglio”. Il Cuneese è al 26° posto a livello nazionale, davanti a Torino, che recupera 23 posizioni rispetto allo scorso anno e sale al 31° posto a livello nazionale. La qualità della vita è buona anche nel Verbano-Cusio-Ossola, che scivola però dal 15° al 38° posto, a Biella (44esima) e in provincia di Novara, al 47° posto.
Rientrano tra 63 le province dove la qualità della vita è risultata “buona o accettabile” anche Vercelli e Asti, rispettivamente al 59° e al 60° posto tra i 107 capoluoghi oggetto dello studio.
Ultima tra le province piemontesi è Alessandria. Il nostro territorio perde una posizione rispetto al 2022 e scende al 68° posto ed è anche tra le uniche due province del Nord Ovest caratterizzate da un livello di qualità della vita “scarso”.
Se si guarda ai singoli indicatori presi in esame per stilare la classifica generale è soprattutto la voce “Popolazione” ad affossare l’Alessandrino. L’alto indice di vecchiaia del territorio e la bassa speranza di vita alla nascita e a 65 anni sono tra i fattori che fanno slittare la nostra provincia al terz’ultimo posto di questa sezione della classifica. Anche la voce “Ambiente” penalizza la qualità della vita nell’Alessandrino e piazza la provincia al 99° posto su 107. Incidono su questa voce, ad esempio, il livello di inquinanti nell’aria, i consumi idrici, la quantità di rifiuti prodotti, i km di piste ciclabili e le aree verdi. Qui l’Alessandrino è tra le 3 province del Nord Ovest con una qualità ambientale “insufficiente” insieme alle liguri Savona e Genova.
La provincia di Alessandria risale in classifica e arriva al 55° posto e a un livello “accettabile” se si guarda all’indicatore “Affari e Lavoro”, che comprende dati sul tasso di occupazione e sulla nati-mortalità delle aziende, e scala la classifica fino al 49° posto nella sezione dedicata a “Reati e Sicurezza”.
L’Alessandrino, però, torna a scivolare in basso e si piazza al 74esimo posto (livello “scarso”) per “Istruzione e Formazione”, che comprende 6 indicatori tra cui la disponibilità di asili sul territorio, la percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni in possesso almeno di un diploma e quella di laureati di età compresa tra i 25 e i 39 anni.
Meglio, anzi “accettabile”, il “Sistema Sanità” della provincia di Alessandria. La dotazione di servizi medico-ospedalieri e diagnostici colloca il nostro territorio al 66°posto, davanti anche alle piemontesi Torino (70), Vercelli (79), Cuneo (85) e Asti (103).
L’offerta per il “Tempo Libero e Turismo” torna a tingere di “rosso” la provincia di Alessandria che, comunque, si piazza al 47° posto, addirittura sopra Roma.
“Reddito e ricchezza” dei cittadini della provincia, categoria che valuta il reddito medio annuo pro-capite ma anche il valore degli immobili e la variazione dei prezzi al consumo, risollevano l’Alessandrino che, in questa sezione si colora del verde del livello “accettabile” e si piazza al 45° posto della classifica.
L’indagine è stata curata da ItaliaOggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione.