1 Dicembre 2015
23:00
Emergenza Freddo: servono coperte, scarpe e calzini per aiutare chi è in difficoltà
ALESSANDRIA – Quando cominciano a scendere le temperature torna ad aumentare l’attenzione e l’impegno dell’Osservatorio sociale del Comune di Alessandria nei confronti delle tante persone che trascorrono le notti in strada. Già da alcuni giorni la Comunità di San Benedetto al Porto ha iniziato a distribuire bevande calde e coperte ai senza tetto della città e dal 9 dicembre scatterà anche il primo pacchetto di aiuti nell’ambito del progetto “Emergenza Freddo”.
Anche quest’anno, ha spiegato Marco Santi dell’associazione “Opere di Giustizia e Carità” della Caritas, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha confermato il finanziamento di 50 mila euro che permetterà alle famiglie in difficoltà di saldare bollette arretrare per evitare il distacco di luce o gas, acquistare legna o stufe per riscaldarsi o ancora pagare almeno una parte dei canoni arretrati e ‘congelare’ fino alla fine dell’inverno eventuali sfratti. I fondi dell’Emergenza Freddo consentiranno inoltre di aggiungere 35 posti letto nell’Ostello Maschile che nei prossimi mesi potrà così ospitare 55 persone senza casa. Nella struttura riservata alle donne non è possibile aggiungere letti, ma grazie alla disponibilità del personale dell’Ostello Femminile, anche qui verrà comunque anticipato alle 16 l’orario di apertura e posticipato alle 9 del mattino seguente quello di chiusura.
Con i fondi stanziati lo scorso anno, ha ricordato Marco Santi, l’Osservatorio Sociale è riuscito a sostenere circa 150 famiglie e altrettante potranno essere aiutate a partire dal prossimo 9 dicembre. Con tante persone in difficoltà, però, il generoso aiuto dei cittadini non è mai abbastanza. Per i senza tetto che non possono trovare riparo negli ostelli, magari perchè non vogliono separasi dai loro cani, servono ad esempio coperte e indumenti invernali, ha ricordato Fabio Scaltritti della Comunità di San Benedetto al Porto. Per le numerose famiglie seguite dalla Caritas si aggiunge poi l’esigenza di scarpe e calzini. “In molti casi – ha spiegato Marco Santi – non abbiamo nulla da dare a queste persone, spesso intere famiglie con bambini, che arrivano alla Caritas con le scarpe aperte e i piedi praticamente congelati“. Altrettanto importanti sono però pacchi di biscotti, prodotti da forno e tutti gli alimenti utili a garantire una colazione sostanziosa in particolare ai senza tetto che dovranno affrontare una lunga giornata in strada, al freddo. Tutto il cibo che non verrà distribuito negli ostelli, ha precisato Marco Santi, verrà dato alle famiglie in difficoltà cui viene già consegnata la merce invenduta di Coop, Bennet e Centrale del Latte di Alessandria, ancora oggi le uniche tre realtà della grande distribuzione a sostenere la mensa della Caritas. “Purtroppo la decisione di devolvere l’invenduto non spetta ai direttori dei supermercati locali, ma alle direzioni generali che, forse, dalle loro sedi di Milano, Bologna o Verona, continuano a vedere come estremamente piccolo quello che in realtà il grave problema di povertà di Alessandria“.
Ogni aiuto da parte dei cittadini sarà quindi fondamentale per affrontare anche “l’Emergenza Freddo”. Abiti invernali e coperte possono essere consegnati alla Comunità di San Benedetto al Porto in via Verona 116 ad Alessandria (Casa di Quartiere) oppure anche nella sede della Caritas, in via delle Orfanelle 25 ad Alessandria. Sempre all’emporio della Caritas di possono poi portare scarpe, calzini e anche biscotti e prodotti per la prima colazione, tutti i giorni dalle 9 alle 12 o in un orario che si può concordare telefonando allo 0131/253119
Tatiana Gagliano