4 Dicembre 2023
05:13
In Lombardia “mancano 9.500 infermieri”
LOMBARDIA – Fials, in qualità di “sindacato più rappresentativo nella città metropolitana di Milano nel comparto sanità“, sollecita la Regione Lombardia su “un grande problema organizzativo: mancano 9.500 infermieri – afferma il segretario generale Mauro Nobile – e il lavoro nella sanità è diventato massacrante. I nostri colleghi stanno scappando all’estero“. Per la sigla è “evidente il motivo economico di questa mancanza e di questa fuga: in Italia un infermiere guadagna mediamente 27.382 euro l’anno, quasi in fondo alla classifica dei Paesi europei, contro i 32.092 della Francia, i 34.212 della Spagna, gli oltre 45mila della Germania e i 48.167 dell’Irlanda (dati Ocse 2019)”, elenca Nobile. “Tale disparità di trattamento – avverte – sta comportando un vero esodo dei nostri professionisti di settore verso lidi più gratificanti”.
“Fials Milano – si legge in una nota – ha sollevato da tempo, già dall’inizio del corrente anno, col mancato recepimento nella legge di Stabilità 2023-2025, la situazione paradossale che si è andata a creare: la Regione Lombardia non risulta aver dato seguito, ad eccezione di qualche ente che aveva fatto espressa richiesta, all’art. 11 della legge 26 maggio 2023, n. 56, conversione del Dl 30 marzo 2023 n. 34 (cosiddetto decreto Bollette), che consente per il personale infermieristico di aumentare la tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive presso i servizi di emergenza-urgenza fino a 50 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione. E questo con risorse statali già stanziate“.
“Alla denuncia di Fials Milano ha risposto il Movimento 5 Stelle”, riferisce il sindacato spiegando che “i consiglieri regionali Di Marco, Pizzighini, Pollini, dopo un incontro con Fials Milano, hanno proposto nei giorni scorsi un’interrogazione al Presidente Fontana per rendere conto di questa incresciosa e non più derogabile situazione“.