11 Dicembre 2023
05:00
Provincia sempre più anziana. In 4 anni perso il 3.4% della popolazione, il calo più alto a livello regionale
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Siamo sempre più anziani, abbiamo una aspettativa di vita “buona” ma di un anno più bassa rispetto alla media nazionale e siamo sempre di meno. I dati del Rendiconto Sociale 2022 dell’Inps di Alessandria, presentati nei giorni scorsi nella sede di Confindustria, scattano una fotografia dell’Alessandrino con diverse zone d’ombra, soprattutto sotto il profilo demografico.
La provincia, con i suoi 405.701 abitanti nel 2022, costituisce il 9.56% della popolazione piemontese. Dal 2018 gli alessandrini sono però diminuiti del 3.4%, dato superiore al calo demografico registrato a livello regionale (2,03%) e il più alto del Piemonte.
Nella nostra provincia, infatti, nascono sempre meno bambini. Il numero di nuovi nati è progressivamente sceso e dalle 3232 nascite del 2011 si è arrivati a 2300 del 2022. Nello stesso anno i decessi sono stati quasi tre volte tanti, in tutto 6700, che hanno fissano così il saldo sulla natalità a -4400. Quasi equamente divisa tra maschi e femmine, la popolazione della provincia vede una netta prevalenza di persone con più di 65 anni (che sono il 28,3%) mentre si fermano al 10,64% i bambini e ragazzi fino a 14 anni.
“Di rilievo”, evidenzia il Bilancio Sociale 2022 dell’Inps, è il numero di stranieri residenti in provincia, nel 2022 in tutto 45.951 persone, pari all’11,33% della popolazione straniera regionale. Un dato che colloca la provincia al secondo posto in regione per incidenza di stranieri, e al terzo posto per dato assoluto.
Il Bilancio Sociale Inps analizza anche l’andamento del mercato nel lavoro nell’Alessandrino. Tra il 2021 e il 2022 il tasso di occupazione e di inattività sono rimasti sostanzialmente stabili a fronte di un leggero aumento del tasso di disoccupazione e si è riscontrato un aumento dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro. Dato, quest’ultimo, dovuto soprattutto alle domande presentate e successivamente accolte di Naspi che l’Inps di Alessandria, sottolinea il Bilancio Sociale, ha erogato entro 30 giorni nel 94% dei casi, rispetto a un dato nazionale che si ferma al 90%. Sempre nel 2022, a frontedi un aumento della Naspi, si è registrato un minore ricorso alla Cassa integrazione, flessione dovuta anche alla fine della deroga concessa durante l’emergenza Covid.
Nello specifico, nel 2022 le domande di Naspi sono salite da 9.560 (pari al 9% del totale regionale) a 11.458 (pari al 9,2% del totale regionale) delle quali 10.580 indennità sono state accolte, pari al 92,3 % delle domande presentate. Risulta in incremento anche il numero di beneficiari di disoccupazione agricola che è aumentato da 1.540 a 1.648, mentre appare sostanzialmente stazionario quello dei beneficiari di Dis-coll (69 nel 2022 e 66 nel 2021). L’importo complessivo di prestazioni erogate nel corso dell’anno, a titolo di indennità per cessazione del rapporto di lavoro è stata pari a 63.456.000 euro.
Per quanto riguarda la cassa integrazione, nel 2022 è stato utilizzato meno di un quinto di ore totali rispetto al 2021 (832.616 invece che 4.846.566). L’unico dato in incremento è quello relativo alle ore di cassa integrazione straordinaria: nel 2022 sono state utilizzate 352.157 ore, circa il doppio rispetto al 2021 (175.334). Anche in riferimento al numero complessivo di beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro si registra una notevole riduzione, passando da 19.857 nel 2021 a 6.158 nel 2022. L’unica eccezione è, nuovamente, costituita dalla cassa integrazione straordinaria, i cui beneficiari sono aumentati da 710 del 2021 a 1142 nel 2022.
Nel 2022 in provincia si è poi è arrivati a un numero complessivo di 124.480 pensionati (pari al 10,2% di quelli della regione) composto per il 53,2% da donne e il 46,8% da uomini. Il numero totale delle pensioni è di 136.641 (alcuni beneficiari sono titolari di più pensioni) per un importo complessivo erogato, nel corso dell’anno, di 2.214.248.000 euro, in aumento di 59.285.000 euro rispetto al 2021. Anche per quanto riguarda le pensioni, il Bilancio Sociale dell’Inps di Alessandria mette in evidenza “l’evidente divario di genere”. L’importo di quelle erogate a uomini è il doppio di quello delle prestazioni erogate alle donne, mentre, per quanto riguarda i lavoratori autonomi, l’importo medio delle pensioni erogate agli uomini è pari a 1,87 volte quello relativo alle donne. La differenza è leggermente più contenuta nell’ambito della gestione dipendenti pubblici: l’importo medio delle pensioni erogate alle donne è pari al 72,9% di quelle erogate agli uomini.