Autore Redazione
martedì
12 Dicembre 2023
19:16
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Cronaca - Alessandria

Venti lavoratori a rischio alla Guala Pack di Castellazzo: Cgil e Cisl proclamano lo sciopero

Venti lavoratori a rischio alla Guala Pack di Castellazzo: Cgil e Cisl proclamano lo sciopero

CASTELLAZZO BORMIDA – I sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl hanno proclamato lo sciopero alla Guala Pack di Castellazzo Bormida. Come hanno sottolineato le parti sociali, infatti, nell’incontro con la direzione dello scorso 6 dicembre l’azienda ha confermato che da gennaio lo stabilimento scenderà dagli attuali 18 turni ai 15 turni a causa di una flessione di volumi che riguarda tutto il gruppo Emea. Una situazione che, quindi, rischia di comportare “l’interruzione del rapporto di lavoro per circa 20 lavoratori con contratto di somministrazione”. 

“Queste lavoratrici e lavoratori” hanno sottolineato Maria Iennaco e Roberto Marengoformati proprio per l’attuale organizzazione lavorativa sarebbe potuta essere utile in prospettiva, infatti come sindacati abbiamo avanzato proposte al fine di mantenere una turnazione flessibile che fosse più funzionale e in grado di cogliere eventuali futuri incrementi di volumi. Inoltre la nuova turnazione peggiorerà la qualità della vita dei dipendenti. A nulla son valsi i nostri sforzi. L’azienda preferisce adottare la soluzione più semplice a scapito dei volumi del sito, delle condizioni delle/ei lavoratrici/tori e dell’occupazione. Dimostrandosi indisponibile a rafforzare sotto il profilo produttivo il sito di Castellazzo. Pertanto congiuntamente alla R.S.U. abbiamo proclamato sciopero assemblea per tutte le squadre auspicando che l’azienda ripensi alla propria decisione. In questi anni siamo stati disponibili ad adottare molti accordi proprio per garantire volumi sul sito, da orari a 21 turni, accordi lavorativi ai sabati, nelle festività, ai 18 turni ecc. Abbiamo insieme alle/ai lavoratrici/tori fatto tutto ciò che era necessario per garantire produzione locale. Per questo riteniamo che ora tocchi all’azienda adottare un impegno vero nei confronti del sito di Castellazzo. Non possiamo e non vogliamo più essere il sito utilizzato solo per governare i picchi di lavoro. Vogliamo il lavoro qui”. 

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