14 Dicembre 2023
05:00
Deposito rifiuti radioattivi. I sindaci dei territori “idonei sulla carta” ribadiscono: “Si faccia altrove”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sulla carta, quella “CNAI”, sono ancora tutti “idonei“ ma i sindaci dei territori della provincia di Alessandria tra le 51 zone sparse per lo Stivale che potrebbero ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi non vogliono dover stoccare “in casa” materiali di “bassa e media attività”.
I primi cittadini lo avevano già fatto presente a inizio anno al Ministro dell’Ambiente e avevano inviato a Sogin anche dettagliate relazioni per motivare i “perché” del “no” dei territori alessandrini. E chi è rimasto nell’elenco anche nell’ultima stesura della Carta (le aree Bosco Marengo-Novi, Alessandria-Oviglio, Alessandria-Quargnento, Castelnuovo Bormida-Sezzadio, Fubine-Quargnento) non ha cambiato opinione.
Nulla, ovviamente, è ancora deciso ed è ancora aperto anche lo spazio per le autocandidature, anche da parte di enti e strutture miliari non indicate nella CNAI, ma di sicuro non sgomitano i Comuni di Castelnuovo Bormida, Sezzadio e Bosco Marengo già nel documento elaborato da Sogin e Isin, anzi.
Si è già detto pronto a “dar battaglia” nel caso la scelta ricadesse sul suo territorio, il sindaco di Castelnuovo Bormida, Giovanni Roggero: “Siamo assolutamente contrari. Il nostro territorio ha già dato. L’inquinamento causato dall’ex Acna ha già reso color ruggine le acque del fiume Bormida che scorre nelle nostre zone e non abbiamo la minima intenzione di accogliere anche un deposito di rifiuti radioattivi. Non so se e quali strumenti potremmo avere ma, se sarà necessario, insieme all’intero Consiglio Comunale mobiliteremo tutti i cittadini di Castelnuovo Bormida per opporci. Se proprio la scelta deve ricadere sul Piemonte che lo facciano a Trino, visto che il sindaco si è fatto avanti. Noi, di certo, non lo vogliamo“.
Gli fa eco Enzo Daniele, sindaco di Sezzadio: “Nella nostra zona abbiamo già cave, discariche e ora sul nostro territorio pende anche il progetto del fotovoltaico che, per carità, sarà anche l’energia del futuro ma sembra che debbano farlo solo qui da noi. Sezzadio non era “la prima scelta” tra i territori individuati in provincia ma questo impianto non va fatto né qui né nel resto dell’Alessandrino”. Su questi temi, ha ammesso con sconforto il sindaco di Sezzadio, i Comuni “possono però fare poco o nulla”: “Decide sempre qualcun altro che poi cala dall’alto le decisioni. A Sezzadio l’abbiamo visto con la discarica e ora lo stiamo vedendo con il fotovoltaico, dove oltre certe dimensioni non ha voce in capitolo neppure la Provincia. Avevamo avuto rassicurazioni dal Ministro che avrebbero visto, valutato e ponderato con attenzione alla luce di quanto già dato dall’Alessandrino in termini ambientali ma i nostri nomi sono ancora lì, su quell’elenco, e non è quello che vogliamo”.
Si è almeno visto depennare uno dei due siti che erano stati inizialmente adocchiati come “idonei” il sindaco di Bosco Marengo. “Piutost che nient, l’è mei piutost”, a volerla dire in dialetto e a guardare il bicchiere mezzo pieno, ma Gianfranco Gazzaniga sperava “in altro”: “Dopo l’incontro che avevamo avuto a inizio anno con il Ministro avrei voluto non vedere più territori della nostra provincia nell’elenco e, onestamente, neppure del Piemonte. L’Alessandrino ha già dato e sta dando molto in termini ambientali e, come si diceva una volta, “è giusto che in braccio alla mamma ci stiano un po’ tutti“. Per Bosco Marengo è “almeno una vittoria al 50%” perché l’area Bosco Marengo-Frugarolo non è più sulla Carta ma per il sindaco Gazzaniga il deposito deve stare “fuori dall’Alessandrino e dal Piemonte e, possibilmente, anche a distanza”. Il sindaco di Bosco Marengo, ha precisato, “non è per le manifestazioni in piazza” ma di sicuro, qualora il perimetro delle aree dovesse restringersi ancora verso il suo territorio, non starebbe “con le mani in mano”: “Non credo che si potrebbe fare molto qualora scegliessero Bosco ma andrò alla ricerca di ogni possibile appiglio legale e mi ci aggrapperò con vigore”.
(in copertina foto di Kilian Karger dal sito Unplash)