Autore Redazione
martedì
23 Gennaio 2024
05:11
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Cronaca - Alessandria

Tensioni nei centri di assistenza fiscale Cgil per il ricalcolo Isee: “Insulti e sfoghi contro di noi”

Tensioni nei centri di assistenza fiscale Cgil per il ricalcolo Isee: “Insulti e sfoghi contro di noi”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “La gente ci vede come i principali colpevoli ma non è così. La capoarea Stefania Magrassi, responsabile dei Caaf della Cgil in provincia di Alessandria, ha descritto la delicata situazione nei Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale del territorio. In queste prime settimane di gennaio, infatti, tanti si stanno rivolgendo agli sportelli per il ricalcolo del reddito Isee, indispensabile per poter accedere ai vari bonus o agevolazioni. “Gennaio è sempre stato un mese delicato, vista la necessità di rinnovo dell’Isee ma ora la situazione è peggiorata”. Rispetto all’anno scorso, infatti, alcune novità procedurali hanno spiazzato tante persone in difficoltà, figlie del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, concertato insieme al Ministero dell’Economia e Finanze dello scorso 13 dicembre: gli over 26 non sposati, senza figli e con un reddito inferiore ai 2841 euro all’anno devono essere associati al nucleo della propria famiglia di origine.

“Purtroppo non possiamo più fare diversamente ma questa nuova procedura sta creando non poche tensioni” ha sottolineato Magrassi. In questi primi 20 giorni del 2024 nelle sedi di Alessandria e Casale si è verificata una decina di episodi durante i quali il personale è stato messo a dura prova: “In alcuni casi gli addetti hanno fatto intervenire i loro superiori. Una signora, ad esempio, è rimasta per circa un’ora al nostro sportello, creando inevitabili disagi e insofferenze alle altre persone in fila. Ad Alessandria un uomo ha sottolineato di non voler comunicare con la propria madre, ricoverata in una casa di riposo e ignara della sua situazione di difficoltà economica. Molte persone, inoltre, non hanno più rapporti coi loro genitori ma, nonostante questo, il ricalcolo li escluderebbe dai bonus o ridurrebbe drasticamente la sovvenzione. Anche dopo le nostre spiegazioni, inoltre, molte persone tornano per chiedere la stessa cosa. Purtroppo sta succedendo quello che già avviene nei Pronto Soccorso” ha aggiunto Magrassi “le persone sfogano su di noi le loro frustrazioni. La gente non ne può più. I Caaf, ad oggi, restano i principali punti di riferimento per le persone in difficoltà economica. Non mancano le aggressioni verbali: noi cerchiamo di empatizzare il più possibile con queste persone ma, purtroppo, non possiamo accontentare le loro richieste. Insomma, si sta colpendo la parte più debole e fragile della popolazione. Capiamo che, innanzitutto, c’è un disagio di fondo legato alla difficile situazione economica: molti sfogano su di noi queste frustrazioni”. 

Una situazione che sta costringendo il Caaf Cgil a correre ai ripari: “Stiamo riorganizzando gli orari di apertura” ha concluso Magrassi “l’obiettivo è evitare di lasciare soli gli operatori che, ogni giorno, cominciano a lavorare col timore di quello che potrà accadere. In particolare nei piccoli centri stiamo cercando di avere almeno due addetti contemporaneamente. Per questo motivo stiamo assumendo più personale”. 

Foto di repertorio

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