Autore Redazione
sabato
12 Dicembre 2015
23:46
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Eventi

Il lato tragicomico della frustrazione. Recensione de “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” ai Crepuscoli

Il lato tragicomico della frustrazione. Recensione de “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” ai Crepuscoli

CASALE MONFERRATO – La frustrazione e la crisi della mezza età sono il tema portante de “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”, presentato dalla compagnia Papaveri e Papere di Fabriano, venerdì 11 e sabato 12 dicembre al Festival Nazionale Teatrale I Crepuscoli a Casale.

Il testo è fedele all’originale, scritto da Alessandro Capone e Rosario Galli. Quattro amici provati da fallimenti sentimentali e da situazioni matrimoniali pesanti e costrittive, durante una delle consuete  partite di poker, invitano una escort per dar sfogo a tutti i desideri repressi. La vicenda è nota, perché argomento anche del film omonimo: la serata non andrà come previsto e l’epilogo sarà la storia d’amore del più giovane dei quattro con la falsa cortigiana e la malinconia devastante dei tre rimasti più soli che mai.  

Nel taglio registico di Fabio Bernacconi non si notano variazioni dalla pièce originale: l’ambientazione, il contesto temporale, i dialoghi e le caratterizzazioni dei personaggi sono identici. Il lato lodevole del lavoro di Papaveri e Papere sta nei tempi comici perfetti e nell’approfondimento caratteriale che fa dei protagonisti uomini veri che disperatamente tentano di salvare la facciata della loro esistenza, per poi capitolare di fronte all’evidenza catastrofica. La goliardia lascia il posto alla tensione e agli scoppi d’ira propri di uno stato emotivo instabile.

Lo spettacolo gira intorno al personaggio di Nicola (Oreste Aniello) che domina la scena sin dal primo momento, impostando un registro di nervosismo isterico che travolge e dà origine a scambi/scontri esagitati e dall’effetto comico. Con lui, in scena Massimo Arteconi, Andrea Fiorani, Lucio Cavalieri e Maurizia Pastuglia, ottimi nel ritmo e nella capacità di non cadere nel genere macchiettistico.

Efficace anche il gioco di luci che si abbassano e si concentrano sul tavolo da gioco al fine di isolare e sottolineare i dialoghi.

Un po’ approssimativa e debole (come da testo) la soluzione finale che vede una scontata fuga d’amore, aspetto esile riscattato in parte da una bella scena di tragicomica malinconia di chi rimane e nulla risolve.

Uno spettacolo che ha il merito di divertire e che ha goduto di un ottimo riscontro di pubblico all’Auditorium Santa Chiara, pienissimo per l’occasione.

Il prossimo appuntamento della Rassegna I Crepuscoli sarà , venerdì 29 e sabato 30 gennaio, “Under” della Compagnia Grandi Manovre di Forlì.

Nicoletta Cavanna

 

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