14 Dicembre 2015
23:06
Clinica Salus: in esubero 34 lavoratori. Giovedì presidio di lavoratori e sindacati
ALESSANDRIA – La riorganizzazione della rete ospedaliera sta producendo conseguenze pesanti anche nelle strutture private. Ad Alessandria infatti la Funzione Pubblica Cgil ha denunciato il difficile momento della clinica Salus, presidio del Policlinico di Monza. Nell’ultimo confronto sindacale la dirigenza della clinica ha dichiarato in esubero 34 persone, su 180 dipendenti. La situazione riguarda il personale oss e ausiliario. Per il momento non sono state attivate procedure di licenziamento collettivo ma la direzione ha annunciato la volontà di disdettare i contratti in appalto di pulizie per utilizzare propri dipendenti, “applicando il demansionamento previsto dal Jobs Act o meglio, la ‘dequalificazione professionale“.
A questa già critica situazione si aggiunge il reinserimento del personale eccedente in altre cliniche sparse a Ivrea, Vercelli, Biella e Novara. “Siamo ancora in trattativa con la clinica ma la situazione è pesante – ha spiegato Francesca Voltan della segreteria. La Salus ha subito un taglio un po’ più considerevole rispetto ad altre realtà della provincia. Per questo l’unica soluzione prospettata è stata quella del dimensionamento”.
“Pur consapevole della crisi nel settore e dei tagli lineari a seguito della delibera regionale, il sindacato dice basta a sacrifici che gravano solo sui lavoratori, non si può continuare a fare cassa sulle spalle di chi lavora“. Per questi motivi la Funzione Pubblica Cgil, insieme agli altri sindacati, ha comunicato che proclamerà lo stato di agitazione e ha preannunciato ulteriori mobilitazioni a sostegno della vertenza in atto, iniziando dal presidio che si terrà giovedì mentre contemporaneamente si svolgerà l’incontro con la direzione della clinica per il proseguo della trattativa “al fine di individuare soluzioni per la salvaguardia dell’occupazione e il mantenimento delle professionalità, per risolvere ci auguriamo, la vertenza nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini“.