4 Aprile 2024
17:18
Concedevano prestiti e poi pretendevano interessi del 150%. A Vigevano Carabinieri arrestano due usurai
VIGEVANO – Prima concedeva un prestito e poi, dopo poco tempo, iniziava a pressare e minacciare le persone in difficoltà che si erano rivolte a lui pretendendo la restituzione del denaro con tassi di interesse che arrivavano a superare il 150%. Sono almeno tre le persone vittime dell’usuraio di 55 anni a capo del gruppo criminale smantellato grazie a un’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Vigevano.
Come appurato dai militari dell’Arma, l’usuraio si serviva anche di due emissari per aumentare la pressione sulle vittime. Gli estorsori non esitavano a presentarsi anche sul posto di lavoro delle vittime armati di manganello per pretendere il pagamento di rate arbitrariamente stabilite e una delle vittime, terrorizzata dalla minaccia di ritorsioni nei confronti dei membri della sua famiglia, era arrivata a svendere il suo fuoristrada a uno degli estorsori per poche migliaia di euro.
Grazie alla denuncia di una delle vittime sono poi partite le indagini che hanno permesso ai Carabinieri di Vigevano di arrestare il 55enne a capo del gruppo criminale e uno degli uomini che lo affiancava nello strozzinaggio. Per l’altro estorsore, che ha avuto un ruolo più marginale, è scattata invece la denuncia. Denunciato anche un 61enne che ha svolto la funzione di intermediario quando una delle vittime era stata costretta a dare in affitto una abitazione nella sua disponibilità e a cedere poi all’usuraio i proventi della caparra e dell’affitto a titolo di risarcimento parziale del debito.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri hanno sequestrato quasi 14 mila euro in contanti, oltre a un manganello e un tirapugni impiegati dal gruppo per intimorire le vittime. Le indagini proseguono per verificare l’eventuale presenza di altre vittime degli usurai. Spesso chi cade nella rete di strozzini pensa di poter gestire e affrontare la situazione da solo, senza chiedere alcun aiuto, o ha paura a sporgere denuncia. Chi è vittima di usura, però, non deve avere timore di rivolgersi alle forze dell’ordine. Come ricordano i Carabinieri, inoltre, non è necessario che la segnalazione provenga direttamente dalla vittima ma può arrivare anche da un familiare, un amico o un collega di lavoro.