28 Dicembre 2015
16:39
La Polizia mette fine al calvario di un imprenditore casalese, dal 2009 vittima di estorsione
CASALE MONFERRATO – Dopo due mesi di indagini serrate, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Casale Monferrato sono riusciti a porre fine al calvario di un imprenditore della città monferrina, dal 2009 vittima di estorsione di denaro, attuata indirettamente da un carcerato, tramite i suoi famigliari. L’indagine di Polizia Giudiziaria si è conclusa lo scorso 21 dicembre quando gli agenti di Casale, guidati dal Vice Questore Aggiunto, Domenico Lopane, hanno arrestato una donna di 35 anni e il figlio 19enne, entrambi residenti in Toscana, per estorsione aggravata e continuata. I due erano stati incaricati dal capofamiglia, già in carcere per altri reati, di ritirare il denaro estorto con le minacce all’imprenditore casalese. La vittima, spaventata, per anni aveva ceduto al ricatto e versato mensilmente il denaro preteso per pseudo motivazioni legate al pregresso rapporto lavorativo, fino ad arrivare alla cifra complessiva di 20 mila euro. Esasperata, la vittima alla fine ha finalmente deciso di rivolgersi alla Polizia. A guardare le spalle all’imprenditore casalese e assistere alla consegna dell’ultima busta con i 5000 euro pretesi, lunedì c’erano anche gli agenti della Polizia di Stato. Intervenuti al momento del passaggio di denaro, all’interno del centro commerciale Bennet di Casale, gli agenti sono riusciti a bloccare e arrestare subito in flagranza uno dei due soggetti.
I particolari dell’operazione saranno resi noti martedì durante una conferenza stampa tenuta dal Dirigente del Commissariato di Casale, Domenico Lopane.