Autore Redazione
venerdì
31 Maggio 2024
05:35
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Cronaca - Alessandria

Dolci, piatti e oggetti a forma di Cittadella: ideato il marchio per raccontare Alessandria in Italia e nel mondo

Dolci, piatti e oggetti a forma di Cittadella: ideato il marchio per raccontare Alessandria in Italia e nel mondo

ALESSANDRIA – Se Roma ha il Colosseo, Milano il Duomo, Pisa la torre, qual è il simbolo di Alessandria? Mariangela Fasciolo e Roberto Franza lo hanno capito volando con il pensiero, senza utilizzare un drone o una mongolfiera: l’iconica forma esagonale della Cittadella potrebbe essere il logo perfetto e più riconoscibile per veicolare il nome del nostro capoluogo in Italia e nel mondo.

I due professionisti alessandrini, titolari dell’omonimo e storico studio Franza Fasciolo Design, hanno ideato due anni fa “Cittadella in Cucina“, un progetto di marketing territoriale in grado di rilanciare il nome di Alessandria. “Dopo oltre 35 anni di esperienza anche con grandi brand come Hitachi, Caffarel o Max Mara” hanno sottolineato la designer Mariangela Fasciolo e l’architetto Roberto Franza “vorremmo che la nostra città si dotasse di uno strumento finalizzato allo sviluppo economico, associato alla promozione turistica. Ci siamo resi conto che manca un simbolo che contribuisca a creare una identità. Abbiamo pensato alla Cittadella, una struttura che rende unica la nostra città, una forma particolare e subito riconoscibile. A questo punto, come siamo abituati a fare nel nostro lavoro, abbiamo approfondito il concept del prodotto. Il cibo e la cucina rappresenterebbero la connessione ideale per unire Alessandria al suo territorio, una chiave per entrare nelle case di tutti”. 

A prendere la forma della Cittadella, infatti, potrebbero essere uno stampo ma anche dei dolci come cioccolatini o amaretti, oppure pandori e colombe, fino a veri e propri oggetti. Un piatto, una tazzina o un contenitore simili alla celebre fortezza settecentesca, infatti, sarebbero il veicolo perfetto anche per promuovere i prodotti tipici del nostro territorio: dalla focaccia dolce ai rabaton, dal bollito misto agli agnolotti (magari anch’essi a forma esagonale). In parallelo, inoltre, dovrebbe partire una campagna di comunicazione per veicolare questo marchio attraverso volantini o tour interattivi.

“Il marchio è già stato depositato al Ministero del Made In Italy” hanno sottolineato i due professionisti che, lo scorso dicembre, hanno presentato il progetto Cittadella in Cucina agli enti e alle associazioni di riferimento del territorio: Comune di Alessandria, Regione, Fondazione Cassa di Risparmio, fino alla Camera di Commercio e alle associazione dei commercianti e Alexala. L’incontro si è tenuto proprio nella sede della Fondazione Cral, a Palatium Vetus. “Tutti hanno espresso giudizi molto positivi” hanno aggiunto Fasciolo e Franza “ora, però, serve un passo in più: una istituzione pubblica, magari un ente del terzo settore, in grado di fare da raccordo e rendere questo progetto duraturo nel tempo, attraverso la richiesta di finanziamenti”. 

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